Per un po' di neve che scende c'è un razzo che vuole salire. Un razzo che deve salire nel cielo. Rocksanne brama il cielo.
Il vento traverso farebbe andare di traverso il razzo e ciò ci fa andare di traverso il pranzo. Per ora non si può lanciare. Il tempo alterna schiarite a un po' di nuvolosità, ma nelle nostre teste è tutto chiaro, si deve lanciare.
Madre Natura, per tutta risposta, lancia su di noi ancora più neve. La tormenta ci tormenta.
È un puttanaio, ma non di quelli che piacciono a noi con tutte le donnine nude. È un puttanaio perché siamo tormentati dalla tormenta che ci ha infilato la neve fin dentro le babucce. Nemmeno l'alcool aiuta, quella puttana di Madre Natura è astemia. Non riusciamo a mandarla al tappeto nemmeno a suon di grappe.
I nostri sogni tormentati durano poco, giusto il tempo di ricaricarci le batterie, sia noi che il vano elettronica.
Giusto il tempo di piegare il paracadute e diamo la sveglia al sole e alla montagna. Riusciamo a cogliere Madre Natura impreparata. A nulla servono le sue minacce sotto forma di cani che sbranano pecore.
Madre Natura si è dimenticata di rigirare la palla di neve e di accendere il ventilatore, c'è calma piatta. Le condizioni sono ottime anche se Madre Natura, presa dal freddo, per stare al caldo non si è dimenticata la sua coperta di nuvole.
È tutto pronto, sembra esserci tutto, ma manca una cosa. Manca un colpo di scena. Ed ecco che dalla coltre bianca emerge anche una gattina. È uscita dalla neve, è un gatto delle nevi. È infreddolita e bagnata, il suo miagolio è straziante. Anche lei è vittima delle angherie di Madre Natura. È una micia e quindi ha già un nome, Rocksanne. Non poteva essere diversamente.
Non poteva essere diversamente nemmeno la partenza del razzo. La Rocksanne di alluminio ha il senso della scena, come il suo corrispettivo felino. Non è banale sa come e quando entrare in scena.
"CINQUE - 4 - 3 - 2 - 1!"Non accade nulla. Suspense. Rocksanne è una rockstar e si fa attendere. Non appena iniziano a serpeggiare un po' di dubbi ecco la star. Ruggisce e va su nel cielo, su come un razzo, ovviamente. Perchè è quello che abbiamo creato, un razzo. Un fottutissimo razzo.Vola, in alto, buca la coperta di nuvole e punzecchia Madre Natura ancora assopita. La sveglia e le comunica che lei ha fallito, mentre noi abbiamo vinto.