A cura di Renato Negro
Concluso il torneo olimpico di Sochi con la finale tra Canada e Gran Bretagna risultato 9-3.
Vittoria quasi scontata per il Canada già nelle fasi iniziali.
Al termine del 5° end la Gran Bretagna era già sotto per 6 a 2. Poco da dire per una brutta partita dello skip scozzese David Murdoch.
Al termine dell’ottavo end stretta di mano tra i giocatori a decretare la fine dell’incontro.
Quindi medaglia d’oro al Canada ,argento alla Gran Bretagna e nella partita di prima mattina per il bronzo vittoria della Svezia sulla Cina ( 6 a 4).E siamo alla terza edizione consecutiva che il Canada , nel maschile, conquista la medaglia d’oro.
Ricordiamo ai meno esperti di questa disciplina che il curling è entrato ufficialmente nel programma olimpico con l’edizione di Salt Lake City del 2002. Proprio questa prima edizione è stata l’unica in cui il Canada ( skip Kevin Martin) è stato battuto in finale dalla Norvegia.
Nell’edizione di Torino 2006 l’oro canadese è stato portato a casa dal team di Brad Gushue mentre a Vancouver 2010 è stata la volta buona per la squadra di Kevin Martin di Edmonton.
In chiusura dei commenti olimpici permettetemi una riflessione sugli investimenti economici che lo sport olimpico impone.
Per organizzare questa olimpiade il governo russo pare abbia dovuto sostenere un costo di circa 51 miliardi di dollari. Poi ogni nazione ci deve mettere del suo.
Nel caso ad esempio della Gran Bretagna il ministero dello sport ha stanziato per il quadriennio olimpico (2011 -2014 anni di preparazione all’evento) un finanziamento di 5 milioni e 500 mila sterline.
Gli atleti della Gran Bretagna , in rappresentanza delle vari discipline, erano 56.
Dei 56 il gruppo scozzese è formato da 18 atleti ed una larga percentuale ( 10) forma le due squadre del curling.
Facile fare i conti per capire quanti soldi erano a disposizione del curling per la preparazione degli atleti nazionali. Questo impegno ha reso credo a oggi 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi e nella classifica generale la Gran Bretagna è ben oltre la 15° posizione.
Chissà cosa può pensare di tutto questo un disoccupato scozzese.