Tutto pronto per la cerimonia d’apertura che stasera aprirà i 22esimi Giochi olimpici invernali, ma sullo sfondo della competizione sportiva aleggiano le presunte minacce terroristiche e, soprattutto, le contestate politiche dello “zar” Vladimir sui gay e Pussy Riot. Anche Google contro Putin.
Il premier americano, Obama, insieme a quello russo, Putin (thestar.com)
Aprendo una riunione del Cio nella città sul Mar Nero, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ieri ha levato parole durissime: “Noi tutti”, ha avvertito, “dobbiamo alzare la voce contro gli attacchi a lesbiche, gay, bisessuali, transgender e androgini. Dobbiamo essere contrari agli arresto, alle incarcerazione e alle restrizioni discriminatorie di cui sono vittime”. Un chiaro monito contro la legge russa che punisce la “propaganda” dell’omosessualita’ con i minori. Le luci sullo stadio Fisht si accenderanno comunque alle 20,14 (le 17.14 in Italia) seguendo la tradizione iniziata nel 2008 con le Olimpiadi di Pechino quando il sipario si alzo’ alle 20,08.
La sicurezza è una grande sfida alle olimpiadi invernali di Sochi ma “penso che i russi abbiano tutto l’interesse a prevenire ogni tipo di azione terroristica o di violenza. Vi hanno investito enormi risorse”. Così il presidente americano Barack Obama, in un’intervista alla Nbc, ha insistito sul rischio attentati a Sochi dopo l’allarme “dentifrici-bomba” sui voli per la Russia lanciato ieri. Con i russi siamo in contatto costante – ha spiegato Obama – a livello di forze di sicurezza, a livello militare e a livello di intelligence per garantire che non solo gli atleti siano al sicuro ma anche tutti coloro che partecipano ai Giochi”. A proposito delle relazioni con il presidente Vladimir Putin, Obama negato che siano “di ghiaccio” “La verità è che quando ci incontriamo c’è un grande confronto e una sorprendente dose di umorismo. C’è molto un dare e avere”, ha raccontato Obama, assicurando di venire trattato sempre “con il massimo rispetto”. Secondo l’inquilino della Casa Bianca, “Putin riconosce l’importanza di lavorare insieme sulle questioni di comune interesse ma gli piace fare il duro sulla scena pubblica e per questo mostra sempre quell’aria seccata durante le interviste”, ma non nel privato. “I politici americani hanno uno stile diverso. Noi tendiamo a sorridere ogni tanto. Ma ciò che conta sono le questioni in ballo – ha concluso Obama – e laddove gli interessi sono comuni si lavora insieme”.
Gli aerei delle delegazioni stanno arrivando e intorno alle 17 (le 14 italiane) atterrerà anche l’aereo con a bordo il presidente del Consiglio Enrico Letta. Il premier presenzierà alla cerimonia insieme a lui assisteranno all’accensione del tripode oltre 60 tra capi di Stato e premier. In arrivo anche il presidente della Cina, Xi Jinping, il presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, e il premier giapponese, Shinzo Abe. Annunciate le presenze anche del principe Alberto II di Monaco, delle famiglie monarchiche di Norvegia e Svezia, dei reali d’Olanda, della principessa Anna d’Inghilterra e del Granduca ereditario Henri del Lussemburgo. Non ci saranno invece il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, quello francese Francois Hollande, quello Joachim Gauck, la cancelliera Angela Merkel e il premier britannico David Cameron.
Il doodle di Google per l’inaugurazione di Sochi 2014 (agi.it)
Il doodle di Google contro le leggi anti-gay. Google scende in campo nella polemica sul rispetto dei diritti degli omosessuali in Russia: il nuovo doodle del motore di ricerca, dedicato ai Giochi Olimpici Invernali che si apriranno oggi a Sochi, ha infatti i colori della bandiera arcobaleno della comunità Lgbt, e una citazione della Carta Olimpica che condanna le discriminazioni. “La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play”, scrive il gigante di Mount View in una sorta di “didascalia” al doodle, citando la Carta anche se senza mai citare apertamente Sochi. Da mesi la Russia è al centro di proteste e critiche internazionali per la legge contro la cosiddetta “propaganda gay” tra i minori, varata l’anno scorso a livello federale. Ieri il vice primo ministro russo Dmitry Kozak ha ribadito che ad atleti e tifosi sarà vietata la promozione dell’omosessualità ai Giochi, in conformità non solo con la legge russa ma con la stessa Carta Olimpica. Poco prima era stato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, a lanciare invece un appello per mettere fine alle discriminazioni. “Molti atleti professionisti gay ed eterosessuali sono contrari ai pregiudizi. Dobbiamo tutti alzare la nostra voce contro certi attacchi”, ha detto Ban intervenendo a una sessione del Cio, il Comitato Olimpico Internazionale.
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