In questo articolo ti parlerò di come il social business sia il motore degli attuali business di successo e di come puoi sfruttarlo per avviare la tua attività fiorente. Un articolo obbligatorio per chiunque voglia capire verso dove si sta muovendo la nostra economia.
Mi scuso per la mia breve assenza, sono stato in un bellissimo agriturismo di Cortona in Toscana ad aiutare lo staff della struttura alberghiera nella comprensione e nella pianificazione di strategie social media marketing adatte alla loro attività.
Nei giorni scorsi sono invece passato di fuggita a Roma un po’ per piacere personale, un po’ per alcune visite mediche che dovevo assolutamente fare. Comunque sia, ora mi sento piuttosto rilassato e pronto per scrivere un nuovo articolo per la nostra comunità!
Oggi voglio parlarti di un argomento a cui tengo davvero molto.
Non importa che tu venda servizi, prodotti o la tua immagine, questo post ti spiegherà come si sta evolvendo il mondo del business, di cui tutti noi – che lo vogliamo o no – ne siamo parte.
Lasciami credere che questo articolo possa e debba divenire un punto di riferimento per chiunque abbia l’intenzione di creare qualcosa di meraviglioso e di venderlo alla gente realizzando così il proprio business di successo. Ti chiedo quindi di premiare il mio sforzo nella stesura del post attraverso la tua importante condivisione!
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Il Social Business
Cerca di avere pazienza, a breve avrai la tua risposta. Per ora partiamo da una domanda ;-)
Hai mai notato la nascita esponenziale e sempre più frequente di aziende “sociali”?
Se non hai mai sentito parlare di aziende sociali cercherò di spiegartene il significato con tre semplici esempi (anche se ve ne sarebbero molti di più):
- Blablacar: nasce dalla necessità di fare “carsharing”, ossia condividere un automobile con più persone mantenendo la comodità della macchina ma diminuendo i costi e l’inquinamento pubblico.
- The Hub: è stato partoritò dalla necessità di creare uno spazio fisico di co-working, confronto, condivisione dove imprenditori, creativi e professionisti possono accedere a risorse, lasciarsi ispirare dal lavoro di altri, avere idee innovative, sviluppare relazioni utili e individuare opportunità di mercato.
- Kickstarter: concepito per la necessità di creare possibilità di crowd funding per progetti creativi in modo semplice, immediato ed autogestito. Tramite esso sono stati finanziati diversi tipi di imprese, tra cui film indipendenti, musica, spettacoli teatrali, fumetti, giornalismo, videogame e imprese legate all’alimentazione.
Probabilmente avrai notato che ho ripetuto un po’ troppe volte la parola “necessità”, ci tengo ad assicurarti che so ancora scrivere in Italiano abbastanza bene (più o meno)!
Allora perché l’ho fatto?
L’ho fatto per esser certo che tu abbia chiaro il concetto fondamentale che sta dietro al Social business:
ogni social business nasce da una necessità della collettività.
Spesso questa considerazione viene sottovalutata e ritenuta piuttosto banale da consumatori convinti di comprare per un reale bisogno.
Questa convinzione una volta poteva anche essere vera: si aveva bisogno di tegole, qualcuno costruiva le tegole, si aveva bisogno di carne, qualcuno aveva un allevamento… ma ora?
Business e marketing tradizionali
Dietro a tutto questo vi era il concetto di brand: io azienda creavo l’identità secondo cui volevo essere percepita dai consumatori attraverso il canale pubblicitario e aspettavo che le persone comprassero.
Il concetto di qualità rimaneva presente: se alla gente il mio prodotto non piaceva, il sentiment negativo si diffondeva tramite il passaparola e le mie vendite calavano, ma neanche troppo.
Inoltre, se avevo molto più capitale rispetto ad altre aziende di piccole dimensioni, potevo schiacciare la concorrenza tramite grossi investimenti nello stesso canale marketing e pubblicitario.
Il social Business come modello di successo odierno.
Tramite gli strumenti di condivisione e di confronto che il web ci ha messo a disposizione io e te possiamo fare la differenza.
Oggi, tramite il nostro parere negativo possiamo rovinare la brand-reputation (reputazione) di un azienda.
Tanti sono i casi di hotel e ristoranti famosi che con la nascita di Trip Advisor hanno visto calare il proprio fatturato sebbene gli investimenti pubblicitari.
Ma tante sono anche le realtà di dimensioni più ridotte che – puntando sulla qualità dei loro servizi – hanno giovato di questi strumenti. Ne sono un esempio i locandieri appassionati, i bed&breakfast sui colli e tante altre attività che non potevano permettersi di investire in pubblicità.
Pensate solo che oggi una fashion blogger di 19 anni tramite il suo fashion blog può decidere la sorte positiva o negativa di un giovane brand di moda.
Ai giorni nostri se hai un blog che ha avuto un minimo di successo puoi divenire un vero e proprio opinion-leader!
Comunque se ti interessa l’argomento puoi trovare altri esempi nel mio manifesto sulla crisi come possibilità di crescita.
Social business, la differenza la fanno i consumatori
Credo che ormai ti sia piuttosto chiaro come le cose siano cambiate, ma se dovessi riassumere tutto il concetto in un tweet?
Probabilmente io scriverei una cosa del genere:
Oggi non è più l’azienda a determinare la sua brand identity. Sono i consumatori a farlo tramite strumenti partecipativi e il passaparola.
Twitta questo aforisma!
Bene, abbiamo compreso le fondamenta del pensiero del social business, immagino che probabilmente ora ti starai chiedendo se per caso io ti stia consigliando di avviare una Onlus o di darti al volontariato per il bene della collettività ;-)
Assolutamente no, stiamo pur sempre parlando di business!
Ma allora dove sta la convenienza economica del social business?
“Ok Dario, fin qui tutto sembra piuttosto banale. Ma come faccio a combattere la concorrenza dei massmarket delle aziende che rispondono ai bisogni della collettività?”
Un po’ come ha fatto David contro il gigante Golia… con ingegno e tanta innovazione!
“Ma dario, non credi che il concetto di innovazione sia piuttosto vago e generico?”
Cercherò di essere meno ambiguo…
Mi pace definire l’innovazione come risultato pratico e tangibile di un processo di immaginazione e creatività che ha come presupposto la passione e la volontà nel fare meglio.
Proprio così… per fare un grande business ci vuole una grande business idea! Questo è sempre stato un assioma del business e sempre lo sarà anche nel social business.
Se ti mancano le idee, forse allora dovresti allenare la tua creatività.
Se la tua idea è davvero buona allora la gente parlerà di te e della tua azienda: quando riuscirai a generare un sentiment positivo per il tuo progetto nei blogger e negli opinion leader allora saranno loro stessi ad innescare un processo di diffusione virale del tuo prodotto.
Credo che non vi sia alcuna campagna pubblicitaria più potente del passaparola umano che avviene tra un individuo e l’altro.
Come effetto del social business sono nate figure professionali che si occupano di generare il sentiment positivo nel pubblico della rete per conto di aziende: lavorano per lo più per grosse realtà economiche e si fanno chiamare community manager e social media startegist.
Hai mai pensato di assumere una di queste figure per la tua attività?
Social business, conclusioni.
Ora vorrei lasciare la parola a chi è venuto in contatto con realtà di questo tipo.