L’importante aggiornamento è stato messo a punto con la collaborazione di Arcigay che ha giocato un ruolo fondamentale nell’identificazione delle categorie di genere tra le quali gli utenti potranno scegliere. Alle opzioni “base” maschio e femmina se ne aggiungo altre 56: da androgino a two-spirit (propria della cultura degli Indiani d’America) passando per cisgender, transgender, pangender, intersessuale o il più generico altro.
“L’iniziativa di Facebook - commenta Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay - ci dà l’occasione di riportare la questione dell’identità di genere nell’ambito delle scelte individuali ed autodeterminate. Non solo: scorrere una lista che comprende termini come cisgender o transgender vuol dire fare cultura, iniettare conoscenza in un ambito nel quale l’Italia fa ancora fatica ad aprire un dibattito serio!”
Molte delle opzioni riguardano la sfera transessuale: dal semplice trans (con e senza asterisco), alle sigle MTF o FTM.
“La chiave per comprendere il senso dell’iniziativa di Facebook - aggiunge Ottavia Voza, responsabile per i diritti delle persone Trans di Arcigay - è nel riferimento al Genere, o meglio all’Identità di Genere. Le persone disporranno finalmente anche in Italia della possibilità di superare la gabbia del binarismo sessuale, e di definire la propria identità di genere individuandone una tra le tante selezionate oppure aggiungendone una da lui o lei formulata
Non manca il riferimento alla realtà “locale”, in particolare napoletana: tra tutte le opzioni (quella che genera più curiosità, come sottolinea Maria Novella De Luca su La Repubblica), c’è anche femminiello