Soffocare

Da Gloutchov
Ogni volta che inizio un libro di Palahniuk mi chiedo in quale modo mi sorprenderà. In questo Soffocare trovo un personaggio incredibile, sia per il suo modo di pensare, sia per il suo modo di vivere. Lui è Victor Mancini, vive di espedienti ingegnosi, il tutto per mantenere la madre nella casa di cura. La sua strategia è semplice. Ogni sera va in un ristorante diverso. Durante la cena fa finta di soffocare e... chi lo salva, si sente talmente legato al suo benessere da cominciare a interessarsi alla sua vita, e a donargli denaro. Questo gli permette di ragranellare un bel gruzzolo e di poter tirare avanti senza essere costretto a svolgere un "vero" lavoro. Ma la vita di Victor è ben più complessa di così. Soffre di una dipendenza da sesso... e sua Madre non lo riconosce più. Ogni volta lo vede come una persona diversa, tanto che lui si ritrova a impersonare addirittura uomini che avevano fatto del male alle altre degenti della casa di cura, il tutto per liberarsi dalle loro ossessioni, e dalla loro martellante insistenza nei suoi confronti.
Il libro ha tantissima carne al fuoco e stupisce di pagina in pagina. Di sicuro è stravagante. Così come sono stravaganti i personaggi. Così com'è stravagante il modo di narrare le vicende. Eppure il filo logico tende a tessersi senza vie di fuga e il lettore non può che rimanerne imbrigliato. Tutti sono curiosi di come andrà a finire il legame tra Victor e Paige, così come tutti vorrebbero sapere cosa sta pensando di costruire il suo amico Danny. La verità è terribilmente semplice... ma io non ve la rivelo di sicuro.