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Softball: La Loggia, Maria Grazia Barberis ripercorre la grande impresa

Creato il 08 settembre 2014 da Sportduepuntozero

softball - Maria Grazia BarberisTra i tanti meriti da attribuire alle neo campionesse d’Europa del Rhibo La Loggia c’è sicuramente quello di aver riportato in Italia la Coppa dei Campioni; a partire dal 2008, anno in cui il trofeo si era accasato a Legnano, l’European Premiere Cup aveva visto un dominio pressoché incontrastato di Olanda e Repubblica Ceca. Un’egemonia spezzata dalle ragazze in maglia biancoviola, capaci di sconfiggere, tra semifinali e finale, proprio la formazione dei Paesi Bassi e le due di Praga. Quest’ultime, superate nella giornata conclusiva di sabato, si erano invece imposte nel round robin. “Nel girone eliminatorio le abbiamo affrontate cercando di “nascondere” i nostri punti di forza” spiega Maria Grazia Barberis, coach della fantastica impresa, “loro, al contrario, hanno giocato al massimo e ci hanno così permesso di studiarle in vista delle sfide decisive”.

Nelle quali si sono scatenati il talento e la classe di Greta Cecchetti, premiata al termine del torneo come miglior pitcher del torneo. “Poche rose dispongono di un gruppo di lanciatrici forte come il nostro” prosegue l’allenatrice, “per l’occasione arricchito ulteriormente con il “pick-up” di Greta, giocatrice di Bollate con grande esperienza internazionale”. Ma al di là delle giocate individuali, Maria Grazia Barberis preferisce parlare della squadra, prima ragione del trionfo: “è stato fondamentale presentarsi alla Coppa con le stesse giocatrici che avevano vinto lo scudetto, con un solo innesto (quello della Cecchetti); questo ha permesso di avere un gruppo compatto, di amiche che in campo si conoscevano a memoria”.

“Altro fattore chiave per la conquista del titolo è stata la disponibilità assoluta di tutte le ragazze; ho ovviamente dovuto fare delle scelte, ma chi si è seduta in panchina non si è mai lamentata, si è fatta trovare pronta se chiamata in causa e ha sempre sostenuto le compagne”. Terzo ingrediente per il successo la mentalità vincente di tutte le atlete torinesi. “La maggior parte di noi, me compresa, era alla prima esperienza internazionale. L’obiettivo iniziale erano i playoff, anche se un pensierino alla Coppa l’avevamo fatto. In ogni caso abbiamo affrontato tutte le partite con serenità, giocando senza pressioni”.

Parla per tutte la prestazione di Arianna Dall’Ò, approdata quest’anno a La Loggia dalla serie B e chiamata a sostituire Sara Avanzi, capitano e catcher titolare infortunatasi al setto nasale. “Contro le olandesi ha giocato una semifinale perfetta, dando sicurezza alle compagne e ripagando al cento per cento la fiducia riposta in lei”. Impeccabili durante tutta la settimana sia l’attacco che la difesa; impagabile, infine, l’appoggio dei tifosi: “in molti, tra genitori e amici, ci hanno seguito e chi non era presente ci ha sostenuto da casa. Vorrei sottolineare la presenza al nostro fianco dell’ex presidente Mario Necco; i successi degli ultimi tempi sono il frutto di ciò che lui ha costruito negli anni passati”.

Dopo il 5-0 in finale contro il Joudrs, le biancoviola hanno vissuto momenti di festa, a Montegranaro e al rientro a casa. “Il primo è stato lo sfogo di tutta la nostra gioia, il secondo è stato un momento più emozionale, più personale” conclude Maria Grazia Barberis, “abbiamo ricevuto i complimenti della gente, sentendo ancora una volta l’affetto di un intero paese”. E mentre La Loggia si coccola le sue campionesse guardando tutta l’Europa dall’alto, le cadette e le ragazze seguono le orme delle compagne più grandi; guidate da Maria Stella Perizzolo e Alessia Ferrero, sono approdate ai playoff dei rispettivi campionati di categoria, mettendo il punto esclamativo a un momento davvero storico per il Rhibo La Loggia.


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