di Tiziana Mignosa
il sonno è morfina sulla vita
quando del giorno il passo
è inciampo umido
e ruvido è il percorso.
Fragilità che affiorano
come cristalli dal sole troppo lontani
è danza a rischio
sul bordo sdrucciolevole della materia
paura di finire in fondo alla scarpata.
Ritorno allora
col cuore e colla mente
a quando girasole imbrigliato dentro al tempo
sognando l’infinito
sulle lancette sospiravo.
Tu … il mio sole
adesso come allora
quando i confini erano mucchio
sui detriti da scartare
e noi eravamo uno e l’infinito intero.
E d’infinito
raccolgo attimi di vita andata
riflessi spezzati della tua bellezza senza fiato
piccoli, meravigliosi assaggi
giusto per non morire della tua assenza.
Tu
il sole mio
non dimenticarlo.