Sognarsi servi

Da Lucas
Fatti pure in quattro, allàrgati, notte,
quanto ti pare, io prima che sia giorno
sento la saracinesca del forno
sollevarsi, ridarmi alle interrotte
gioie cittadine. Mi scrollo, storno
numeri e altre ossessioni, studio rotte
accorte fra secche insidiose e frotte
di questuanti e cannibali, ritorno,
insomma, al vero, e - lo benedico.
Ma sì, meglio vedervi, meglio avervi,
atroci lacune, che con i nervi
mozzati e a fiato mozzo nell'intrico
dei simboli subirvi, non c'è, dico,
peggior servaggio che sognarsi servi.
Giovanni Raboni, Ogni terzo pensiero (1989-1993), da Tutte le poesie, Garzanti, Milano.

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