Da anni convivo con uno stato di indecisione perenne. Sono una di quelle persone che se iniziano una cosa con difficoltà riescono a non finirla e cercando di portarla a termine nel modo migliore. Anche se non fa proprio per me.
Mi ha fatto pensare il commento che ha lasciato Enrica qualche giorno fa qui sul blog. Parlavo della mia insicurezza e certe ansie da prestazione che nascono quando si deve affrontare una situazione nuova e non si è sicuri di non esserne all’altezza. “ Forza e coraggio che all'altezza lo sei di sicuro, la dedizione, costanza e qualità di questo blog sono già indicatori importanti! Però no i sandali di Cos proprio non mi piacciono :( “. (Escluso il commento sui sandali, s'intende). Oltre ad avermi fatto molto piacere, ho pensato che è vero, a questo blog dedico (dedichiamo) molto tempo, energia e passione. Cerco sempre di dare il meglio anche se poche volte sono davvero soddisfatta del risultato ma ci provo, tempo e ispirazione permettendo. Alle volte mi chiedo anche perché gli dedico tanto tempo ma conosco già la risposta: semplicemente perché mi piace farlo!
Non è certo una scoperta, né tanto meno la mia: le cose che ci appassionano sono quelle alle quali potremmo dedicare tutte le nostre energie, anche quelle che non pensiamo di avere.
“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita". C.
Come al solito però, tra il dire e il fare ci sono molti ma, forse, se, oltre che una serie di sensi di colpa e del dovere che difficilmente mi abbandonano. Fino a che punto la passione riesce a superare i nostri limiti? Soprattutto quelli dovuti alla mancanza di preparazione e probabilmente bravura. Perché per quanto sognare è bello, bisogna pur fare i conti con la realtà. E io alle volte, non riesco a far altro che pensare a come scapparne. Eterna insoddisfatta o sognatrice cronica? Forse entrambe le cose.
Oltre a lanciare questa domanda nell'etere, domanda che probabilmente non avrà mai risposta, vi lascio con queste foto scattate qualche giorno fa al parco del Cardeto qui in Ancona. Quando si potevano ancora indossare maglioni di lana e stivaletti.....