era una festa e c'erano fasci di legno sottile a bruciare in mezzo alle strade e nei cortili... c'era freddo ma scorreva vino dalle damigiane ai bicchieri di plastica... e le signore con le guance rosse negli scialli riempivano e riempivano il vino fa sangue e o lavoro fa buttare il sangue... e tutti ridevano e ballavano .. se per un attimo provavi a fermarti in mezzo alla strada sembrava che le voci dei passanti andassero a tempo di tamburelli ... allora mi sono seduta su una sedia vicino al fuoco, in un cortile a caso e qualcuno mi ha passato una patata cotta nella cenere... lui mi ha sussurrato all'orecchio cose... di come avremmo meritato un letto per poterci dormire quando il freddo e il vino ci avrebbero devastati... un letto per riempirlo di briciole e fumare fino all'alba... un letto per dormirsi bocca sulla bocca... e io pensavo che anche la sua voce andava a tempo con la musica e le sue parole erano fuori dal tempo piu' dei panini e del vino gratis... fuori dal mio tempo, che seduta pensavo a quanto sono stanca dei letti... che quando ti ci addormenti sei magica... poi al risveglio fa sempre freddo... e il vino e' finito...