Sogno o realtà?

Da Arthur

Non ci sono momenti migliori o momenti peggiori determinati, magari, da situazioni critiche, oppure da particolari scontenti, fatto sta che ogni tanto sento dentro di me una strana voglia di cambiare (che poi, forse, non è neanche la parola giusta…), come se tutto ciò che mi circonda mi stesse stretto, o mi sentissi inadeguato nel viverla, oltre che nell’affrontarla.

Badate bene, non è una fuga da responsabilità o da realtà scomode da affrontare, assolutamente no, anzi, devo dire che per carattere di fronte alle difficoltà, soprattutto le peggiori, do il meglio di me stesso; è invece una sorta di disagio che avverto come se non mi trovassi in quel momento nel posto giusto, come se tutto ciò che faticosamente ho costruito e del quale, a volte, vado fiero, dovesse per una sorta di strano marchingegno ricominciare daccapo.

Capita in momenti del tutto inaspettati, magari come ieri, mentre passeggiavo in riva al lago da solo al mattino presto con un sole pigro che si specchiava nell’acqua e che sembrava finta per quanto era immobile. Sarà stata forse l’aria fredda che entrava nelle ossa, che libera e purifica, sarà stato il cielo azzurro e limpido che veniva voglia di toccare, oppure, forse è quel sentirmi dentro un po’ come uno zingaro, sempre e perfettamente a mio agio in qualsiasi luogo, come se il mondo fosse la mia casa e l’emozione di esserci, una grande liberazione.

E gli affetti, le persone che mi sono care, direte? Porterei tutti con me e come un perfetto padrone di casa, farei vedere ad ognuno le cose nuove da gustare, con il sorriso, con la voglia di scoprirle un po’ per volta, senza però la sensazione di dover ricominciare.

Sogno o realtà?

Chissà, forse un po’ l’uno, forse un po’ l’altro, o forse è soltanto voglia di viverla questa vita, standole al fianco, senza per questo rincorrerla.