'Soffio' è un blogger che seguo da tempo . E' uno psico- terapeuta con tanto di laurea padovana, una persona seria e colta , appassionata del suo lavoro.Perciò mi ha stupito il suo post del 6 ottobre 2013 in cui affronta un argomento delicatissimo, sbilanciandosi con affermazioni impegnative "Nessuno di loro mi chiese un commento, forse sapevano già, ma io ero "certo" che l'inconscio annunciava loro la fine imminente".
Non pensavo di essere tanto ricettiva verso certi argomenti, fatto sta che, da quando ho letto quel post, non faccio che sognare persone amiche morte - per ora nessun familiare- .Il primo è stato Chicco, che m'invitava a visitare il suo nuovo ristorante e ciò non manca di logica perche tra le varie attività della sua vita, Chicco aveva avuto e lanciato con successo un ristorante a Cernobbio.
http://soffio-terapeuta.blogspot.it/2013/10/la-vita-oltre-la-morte.html
Parlerò sabato della vita oltre la morte.......
Ne parlerò utilizzando i sogni, quelli dei quali ho letto, e quelli più modesti e personali che ho toccato da vicino.
I sogni, quelli notturni, quelli che ci appartengono perché la nostra parte profonda li fabbrica quando non siamo in grado di fermarli o di razionalizzarli, sono il solo materiale che conosco che può annunciarci la fine.
I sogni......possiamo non crederci, possiamo anche limitarci a giocarli al lotto, possiamo dire che non crediamo, o che sono tutte balle da psicologi, ma io so, e questo lo so, che l'inconscio é più concreto della tastiera che uso ora.
Ricorderò i sogni di tre persone, tutte a me care in qualche diversa misura.
Ricorderò il sogno di A che, in età avanzata, sapendo del mio mestiere, un giorno mi disse "ti racconto un sogno... ero a letto e intorno a me vedevo tante persone, giovani e vecchi, vestiti in vari modi e di varie epoche, erano tutti in silenzio mi aspettavano, ma io non avevo paura, ero curiosa"
Ricordo il sogno di T che mi disse "ti racconto un sogno,... stavo facendo la valigia e mia madre (morta da un anno), era di fianco a me in silenzio e aspettava che io terminassi, e in quel momento entra la mia amica e mi abbraccia piangendo e va via"
Nessuno di loro mi chiese un commento, forse sapevano già, ma io ero "certo" che l'inconscio annunciava loro la fine imminente, e non dissi nulla, con rispetto e commozione.Continua a leggere...»http://pincocri.blogspot.it