Sol chi non lascia eredità d'affetti

Creato il 19 marzo 2014 da Spaceoddity
Già la vita non è che proprio ti venga come la vorresti. Ti affacci al mondo proprio perché ti si avventa contro e, se deve morderti, di dolore come di felicità immensa, non ti risparmia mai. Ricevi la vita in eredità e perdi un po' di tempo a spendertela o te la bruci in pochi acquisti sconsiderati. E va bene così, è tua.
Ma non c'è solo l'imprevisto, che erediti. Quello lo sai, impari a farci pace o, grazie al Cielo, a infuriarti, a combattere. C'è anche la tua scelta, c'è anche quell'assegno che staccasti. Quell'eredità di un giorno, di un'ora, di un minuto soltanto, di un sorriso, di una corsa in bicicletta. Ti porti tutto nell'altra vita e l'altra vita è oggi.

Poi oggi magari taceresti, oggi magari non ti fermeresti più a dare quel saluto, a dire quella cosa, non faresti quel viaggio, anche se quel viaggio te lo porti dentro da sempre, anche se ancora sei in viaggio. E ti trovi ancora con quella valigia. Non sai dove metterla, la metteresti dietro qualche panchina, "signora, scusi, lei può dare un attimo uno sguardo? torno subito."

E non tornare. E trovarsi tutta la stazione, e quella signora che aspetta al binario, quella signora che ha perso il treno per guardare il tuo passato. Con amore. Perché in una valigia c'è tutto. Ci sono gli affetti, c'è il caso e ci sono le scelte. C'è l'altra vita, l'altro mondo a cui andiamo. Noi oggi faremmo una valigia più leggera, essenziale, amiamo dire. Però abbiamo quella.

E c'è dentro tutto, anche il momento in cui l'abbiamo fatta. Non è che recuperi il tuo passato, ogni volta che la tieni, no. Non ci pensare nemmeno. È il tuo passato che recupera te, è quella la gioia nell'urna. L'aver sporcato il mondo con la nostra presenza, quell'antigienico sbrodolarsi per il mondo di scelte irrimediabili e di amore al quale talvolta qualcuno, la tua vita, ha abboccato.


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