Soldi dal Comune agli oratori (40mila, più 10mila agli ultrà della Nazareth) non si sa bene perché. Patrizia Della Vedova spiega un brano di storia cittadina

Patrizia Della Vedova candidata nel 2009 da Gian Carlo Corada racconta. D’altra parte la storia è un po’ strana. Una precisazione: non sostengo Corada, non importa nemmeno più di tanto, in questo caso.
Le risposte sul vaso dei soldi del Comune agli oratori non sono arrivate chiaramente e nemmeno i documenti. Si spera che spuntino fuori alla ripresa dell’attività politica settembrina, dopo Lucifero (che farà luce anche sull’operato del Comune?). Resta il fatto che 40mila alla Federazione oratori devono avere una destinazione precisa, come qualunque spesa pubblica. Si aggiungono anche 10mila alla coop Nazareth, campionessa degli incarichi ricevuti dal Comune, da assessori col solito curriculum politico e basta e poco altro, come si usa in troppi Comuni. Quando si è politicamente deboli, la curia cremonese affonda il coltello nel burro. Chiede e ottiene quel che vuole. O no? O ci daranno una spiegazione diversa? Dimostrandola, tanto per cambiare. In tal caso ne saremmo lieti. La parola a Patrizia Della Vedova.

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Una volta lo chiamavano ”do ut des”, ora lo definiscono ”atto dovuto”, talvolta anche ”scambio-di-figurine-panini” (o tramezzini)…
dal momento che come prima istanza, appena insidiatosi già nel giugno e luglio del 2009, il comune ‘dimenticò’ di rinnovare l’appalto in essere con i ‘c.a.g.’ cittadini (centri di aggregazione giovanile) marchio ‘sx’, dando l’immediato ‘benservito’, alias ‘c.i.c.’, agli operatori delle cooperative fino al momento presenti, datosi l’incombere dei centri estivi e le numerose domande già pervenute, qualcosa di ‘alternativo’ dovevano pur proporre… scoprendosi nell’impossibilità (incapacità) di produrre financo ‘bicchieri’, il medesimo requisì gli oratori cittadini… oops, pardòn… dopo numerosi incontri ‘propedeutici’, affidò l’intero pacchetto ‘cristalli’ ai sunnominati, sacra famiglia e centro ss. maria immacolata compresi, nella cristiana speranza provvedessero per humana et perfecta carità..
… si sa però che ormai manco più i cani scodinzolano aggratis e tutto ha un prezzo, costo che diventa più interessante, soprattutto quando s’intravvede la possibilità di brindare in calici nuovi con vini novelli.
all’epoca degli affidamenti ‘concorsuali’ (2010), si ventilavano altri ‘prezzi’, ma a quanto pare da allora la suddetta ‘carità’ è lievitata.
sarà colpa dell’inflazione. O dello spread.

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