L'altra sera, trascinata dalle amiche, ci sono tornata e la cosa incredibile è che ci sono tornata per vedere un film che certo non rappresenta il mio genere preferito. Di solito i film che dovrebbero far ridere a me non fanno ridere, ma Checco Zalone è l'eccezione che conferma la regola. Mi piace. Mi piace pressoché da quando l'ho conosciuto a Zelig. Ho visto volentieri i suoi due film precedenti, ma questa è la prima volta che ne vedo uno al cinema.
Voi l'avete visto?
A me è piaciuto, molto. Ho riso e ho condiviso l'inno ingenuo dell'uomo Checco Zalone, che, diciamocelo, nessuna donna vorrebbe come marito o padre dei suoi figli. Sfiderei chiunque a non buttarlo fuori di casa come ha fatto sua moglie. Però. Sarà uno scansafatiche, un opportunista, uno stupido superficiale, ma come si fa anche a non volergli bene? Impossibile. E poi con Nicolò (un nome che tra l'altro mi piace un sacco) diventa proprio in gamba.
Checco Zalone mette la crisi sullo sfondo, la prende in giro e ci tira fuori un inno all'ottimismo: comunque vadano le cose, se c'è l'amore ci sarà anche un sole a catinelle. E il resto, pian piano, verrà da sé.
p.s. e comunque quell'espressione del titolo è bellissima, no?