Nel solitario verno dell'anima
Spunta la dolce imagine,
E tocche frangonsi tosto le nuvole
De la tristezza e sfumano 4
Già di cerulea gioia rinnovasi
Ogni pensiero: fremere
Sentomi d'intima vita gli spiriti:
Il gelo inerte fendesi. 8
Già de' fantasimi dal nobil vertice
Spiccian gli affetti memori,
Scendon con rivoli freschi di lacrime
Giù per l'ombra del tedio. 12
Scendon con murmuri che a gli antri chiamano
Echi d'amor superstiti
E con letizia d'acque che a' margini
Sonni di fiori svegliano. 16
Scendono, e in limpido fiume dilagano,
Ove le rive e gli alberi
E i colli e il tremulo riso de l'aere
Specchiasi vasto e placido. 20
Tu sulla nubila cima de l'essere,
Tu sali, o dolce imagine;
E sotto il candido raggio devolvere
Miri il fiume dell'anima. 24
Giosuè Carducci