Il racconto è tratto da una storia vera quella di Ester Ada, a cui è stata dedicata una sala nella sede della Regione Puglia, una donna nigeriana in dolce attesa morta nelle acque italiane durante uno dei terribili viaggi a bordo di barconi di fortuna. Una storia dunque che conducendoci alla scoperta dell'Africa, ci permette di non dimenticare e di dare voce al dolore e al coraggio di tante donne che come Ester hanno lasciato la propria terra e le proprie radici affrontando il viaggio migratorio per cercare un nuovo futuro altrove, per se e per i propri figli.
Allora cosa rimane dopo tanta violenza e soprusi? Solo la paura, quella che prova Sole: paura per gli spari e le grida della gente, paura della fame e di una vita priva di sorrisi, paura di non riuscire mai a sfiorare con un bacio la guancia di sua madre. Ma, Sole è la speranza e per lei sua madre desidera un futuro e una vita migliore. Coraggiosamente prende così una drastica decisione, abbandonare la Nigeria e partire verso un nuovo paese. Solo poche cose che contano da portare con se in un sacco: il profumo del tramonto, la forza degli animali, la serenità dei bambini, e la musica pura di quella terra. Sarà il suo bagaglio speciale, il suo dono per il figlio che verrà, fatto di memoria, storia e radici ormai lontane. Tra il cielo nero come la pace e il mare agitato e profondo denso di fili intrecciati come i vissuti che ogni persona ha portato con se, a bordo di un barcone colmo di gente una mamma e il suo bambino compiono così un lungo viaggio aggrappandosi all'affetto e al ricordo della loro casa. Dopo tanti giorni, giunti finalmente a destinazione, nascerà Sole. Per lei tanti sorrisi e nemmeno un fucile. Per lei una foglia del fiore preferito della mamma, il profumo del tramonto, un pupazzo a forma di leone, una foto dei bambini del villaggio, un tamburo africano, per non dimenticare le sue origini e ricordare a tutti noi che Sole è la speranza.