Solemente

Creato il 09 marzo 2011 da Renzomazzetti

Abbiamo l’impressione che il sole effonda se stesso, e che da ogni parte anzi s’effonda; eppure non ha effuso se stesso. Effettivamente quest’effusione è un semplice irraggiamento; e appunto il nome che caratterizza questo fenomeno è quello di raggi che vogliono esprimere un distendersi immateriale. E del resto si potrebbe vedere che cosa è un raggio, se si osservasse la luce proveniente dal sole attraverso una stretta fessura, quando quella penetra in luogo oscuro. In questo caso, la luce si propaga per via diretta e sembra quasi che venga ad applicarsi al corpo opaco sul quale batte e che fa da ostacolo. Quivi la luce s’arresta, senza slittare, senza cadere. Veniamo a noi: di questo genere conviene che sia l’irraggiamento e l’espandersi della mente; la mente non effonde se stessa bensì irraggia, e rispetto agli ostacoli che le vengono incontro, il contatto non produce urto violento, come del resto nemmeno una caduta; immobilità bensì e potere irraggiante sull’oggetto ricevente. E questo non sentirà in sé gli effetti di quel raggio fulgido, se non vorrà trasmettere la luce. (meditazione su: Luce di sole e luce di mente di Marco Aurelio)@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

SCRICCHIOLIO

Il cielo oscurato

dalle nubi della pioggia

getta nell’animo

l’apprensione.

Sulla terra

cade ora la pioggia.

E fredda

fine e uggiosa

penetra nelle ossa.

Scricchiolio di arti

nei movimenti

di tutti i giorni.

-Renzo Mazzetti-


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