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Solo alcune delle tante #Partigiane per festeggiare il #25Apr

Da Bambolediavole @BamboleDiavole

Molti  sono i nomi delle donne che parteciparono alla Resistenza e che probabilmente nessuno oggi, 25 Aprile, ricorderà.

Quelle che vogliamo proporvi , sono solo alcune delle Donne della Liberazione, tutte ricordate per il loro grande coraggio.

Clotilde Giannini :  Nata il 24 dicembre 1903 a Tornaco, in provincia di Novara.  Operaia presso un calzaturificio, Il 3 marzo 1944 viene arrestata per aver preso parte ad uno sciopero. Rinchiusa dapprima al Castello di Vigevano, viene successivamente incarcerata a Milano, nel penitenziario di San Vittore ed infine a Bergamo. Deportata ad Auschwitz il 18 marzo, in data imprecisata è trasferita nel lager di Bergen Belsen, in Bassa Sassonia. Qui rimane fino al 15 aprile 1945, giorno della liberazione del campo da parte delle truppe inglesi. Nove giorni dopo tuttavia Clotilde Giannini muore per le conseguenze di ciò che ha subito durante la prigionia. (Fonte: qui )

Clotilde Giannini

Clotilde Giannini

Stella Zuccolotto : nata nel 1912, uccisa il 23 aprile 1945. Dirigente della Lega dei portinai milanesi, categoria particolarmente attiva nella lotta al nazifascismo durante la Resistenza, fu barbaramente trucidata dai fascisti all’antivigilia della Liberazione. Viene ricordata con una lapide in corso di Porta Vittoria a Milano (fonti: qui) :

Lapide dedicata a Stella Zuccolotto

Lapide dedicata a Stella Zuccolotto

Laura Petracco Negrelli: Nata a Trieste l’8 agosto 1917, impiccata a Trieste il 23 aprile 1944, insegnante. Laura, animata da ideali di libertà e giustizia sociale, nonostante le cure del figlio, dal 1943 si impegnò nel movimento comunista clandestino triestino. La giovane insegnante non si limitò a svolgere lavoro politico tra gli studenti e gli operai triestini, ma organizzò anche il movimento che prese il nome di “Gioventù antifascista italiana“.

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Il 19 aprile del 1944 l’insegnante fu arrestata dai tedeschi, di fronte ai quali la coraggiosa donna non esitò a riaffermare la sua fede democratica. Tre giorni dopo, Laura si trovava ancora in una cella del “Coroneo”, i partigiani del IX Korpus sloveno effettuarono un attentato contro la “Casa del soldato tedesco”, che era ospitata, in pieno centro di Trieste, nella sede del Conservatorio.

Laura Petracco Negrelli

Laura Petracco Negrelli

Gli occupanti reagirono con una spaventosa esecuzione: cinquantuno detenuti italiani e sloveni, tra i quali Laura Petracco Negrelli, furono prelevati dal carcere, trasportati in via Ghega, impiccati alle balaustre delle scale e alle finestre del Conservatorio e lì lasciati appesi per giorni.

Vera Vassalle : Nata a Viareggio il 21 gennaio 1920 e morta a  Cavi di Lavagna nel  novembre 1985, è stata una partigiana italiana insignita della Medaglia d’oro al valor militare.

Vera Vassalle

Vera Vassalle

Descritta come:

«Ventiquattrenne, di eccezionali doti di mente, d’animo e di carattere, all’atto dell’armistizio, incurante di ogni pericolo, attraversava le linee tedesche e si presentava ad un comando alleato per essere impiegata contro il nemico. Seguito un breve corso d’istruzione presso un ufficio informazioni alleato, volontariamente si faceva sbarcare da un Mas italiano, in territorio occupato dai tedeschi. Con altro compagno R. T. portava con sé una radio e carte topografiche, organizzava e faceva funzionare un servizio dì collegamento fra tutti i gruppi di patrioti dislocati nell’Appennino toscano, trasmettendo più di 300 messaggi, dando con precisione importanti informazioni di carattere militare. La sua intelligenza e coraggiosa attività rendeva possibile sessantacinque lanci da aerei a patrioti. Sorpresa dalle SS. tedesche mentre trasmetteva messaggi radio riusciva a fuggire portando con sé codici e documenti segreti e riprendeva la coraggiosa azione clandestina. Pochi giorni prima dell’arrivo degli alleati passava nuovamente le linee tedesche portando preziose notizie sul nemico e sui campi minati. Animata da elevati sentimenti, dimostrava in ogni circostanza spiccato sprezzo del pericolo. Degna rappresentante delle nobili virtù delle donne italiane.»
— Italia occupata, settembre 1943 – luglio 1944. (Fonte : Qui)

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