“Solo Anna”, va in scena la vita di Anna Magnani

Creato il 12 novembre 2013 da Af68 @AntonioFalcone1

Ritorna a Roma, nei giorni 15, 16 e 17 novembre, presso l’UTS – Il Teatro Studio dell’Upter (Via Portuense 102) e giovedì 21 novembre sul palco della seconda edizione del San Marino Film Festival (ingresso gratuito presso il Palace Hotel di Serravalle), Solo Anna, monologo di 50 minuti in atto unico tratto dal testo teatrale di Franco D’Alessandro, Roman Nights, sulla vita di Anna Magnani, interpretato da Lidia Vitale e diretto da Eva Minemar.

Lidia Vitale

Rappresentato per la prima volta all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles nel marzo 2012, e poi salutato da ottimi riscontri di pubblico e stampa nelle varie rappresentazioni (le citate Los Angeles e Roma, Cleveland, Torino, New York, Catanzaro, in quest’ultima città a sostegno del comitato Salviamo il Masciari), il monologo Solo Anna rappresenta un omaggio all’attrice nell’anno in cui se ne celebra il quarantennale della morte. Lidia Vitale, che per questa interpretazione ha vinto il Premio Anna Magnani nel 2012 e il Premio Enriquez nel 2013, recitando in italiano e in inglese, senza un palcoscenico, interagisce tanto con lo spazio che con gli spettatori, donando corpo ed essenza ad undici momenti significativi, altrettanti colloqui ideali, componendo un ritratto pubblico e privato della grande attrice.

Anna Magnani

Il testo di D’Alessandro rivela infatti i tratti più intimi e affascinanti non solo della vita di Nannarella, tumultuosa dentro e fuori la scena, ma anche della sua straordinaria carriera di artista riconosciuta a livello internazionale (prima attrice non americana a vincere un Premio Oscar, per La rosa tatuata, The Rose Tattoo, ’55, Daniel Mann), la lotta per ottenere gli stessi diritti lavorativi degli uomini ed imporre un’immagine di donna diversa, o per conseguire la patria potestà del figlio Luca, nato dalla relazione con l’attore Massimo Serato.
Ne vengono quindi esplorati gli aspetti sia drammatici, estremamente toccanti, che divertenti, così da mettere in risalto come in Anna Magnani la donna e l’artista abbiano dato vita ad un tutt’uno imprescindibile, nella capacità di restare sempre fedele a se stessa e alla propria arte.

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