E' la mia passione: passo settimane, mesi interi sopra Carrara, vicino a pendii a strapiombo, dove viene estratto il prezioso marmo candido, cristallino. Lì, tra la montagna che biancheggia e il mare che si distende, mi arrampico da solo nelle cave, dove stridono e gemono gli strumenti che tagliano, segano la roccia.
Fra i cavatori sudati che picchiano con il piccone, fra il pietrisco che rotola a valle, fra i blocchi grezzi che a forza di corde e slitte vengono fatti scivolare in basso, nell'asprezza di una natura selvaggia, io, Michelangelo, solo io, riconosco le figure imprigionate nella pietra.
A tutti sembrano solo pezzi di montagna, pesanti massi di marmo malamente staccati dalla parete: io intuisco dentro la materia una vita che si agita e geme, che spinge, che vuole uscire.
(Stefano Zuffi, Il mondo dipinto, Feltrinelli)