“Alla fanciullezza succede l’adolescenza, che tutti amano, tutti favoriscono, tutti proteggono. Ma donde viene all’adolescenza questa sua grazia? Da me (la follia) naturalmente, che le consento di vivere il meno saggiamente e quindi anche il meno affannosamente possibile.“
Erasmo da Rotterdam “Elogio della follia”.
Come scriveva Erasmo è la follia che consente ai fanciulli e agli adolescenti di vivere meno saggiamente e meno affannosamente, senza preoccuparsi delle conseguenze della proprie azioni ed è per questo motivo che i ragazzini, fino a quattordici anni, non sono perseguibili penalmente perchè non possono essere ritenuti responsabili.
E’ compito degli adulti accompagnarli nel cammino della maturazione, aiutandoli a comprendere come discernere il giusto dall’ingiusto e a raggiungere la piena consapevolezza delle loro azioni.
Un bambino non è responsabile, ma un adulto, che può decidere in piena autonomia, che può lavorare o studiare, formarsi una famiglia, votare, un adulto è responsabile delle proprie azioni e deve essere in grado di comprenderne le conseguenze e di evitare che i propri comportamenti possano essere dannosi per sé e per gli altri.
Come è possibile, quindi, che dei giovani uomini, “per gioco”, riducano in fin di vita un ragazzino colpevole solo di aver incrociato la loro strada.
Se non comprendono, e non comprendiamo noi tutti, che non esiste che per gioco, o per divertimento, o per incoscienza si possa far del male ad un altro essere umano, se non comprendono che “l’altro” va, prima di tutto, rispettato non c’è speranza: siamo sprofondati nella più buia barbarie.