di Alessandro Ambrosini
P.V, queste le iniziali del ragazzo incensurato e senza fissa dimora per la quale la Procura della Repubblica del Tribunale di Velletri ha emesso il decreto di fermo.
La notte del 5 Marzo, il fermato, avrebbe aggredito il connazionale S.D di 22 anni, colpendo violentemente il volto e la testa dello stesso con calci e pugni.
Violenza ripetuta più volte fino a decretarne la morte. I carabinieri, ritrovato il corpo e fatti i dovuti rilievi hanno interrogato vari testimoni che hanno assistito all’aggressione e sono riusciti a stilare l’identikit che poi ha portato all’arresto del ventenne.
Viste le evidenti e consistenti prove e testimonianze , visto il movente, riconducibile a vecchi screzi tra i due romeni, la Procura di Velletri non ha avuto dubbi sul mandato d’arresto per omicidio.
P.V. è stato portato in carcere in attesa di essere sentito dal magistrato.
Soluzione veloce di un caso che, visto l’ambito in cui è avvenuto, poteva restare tra quelli senza colpevole.
È il settimo omicidio dall’inizio dell’anno ma in questo caso non è certo legato a qualche forma di criminalità. In questi casi il vero far west è la vita, che ha sempre meno valore.
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