Soluzione semifinale.

Da Enricobo2
Un Anonimo mi scrive un interessante commento sul post Razzismi e parole che merita senza dubbio un approfondimento quindi una Ris-post.
Dice l'Anonimo con una certa animosità anche se con qualche ragione di fondo:
Quando sento parlare anche da persone colte e con una certa apertura mentale di "razzismo grillino" non mi stupisco che milioni di Italiani votino ancora PD o PDL.Forse bisognerebbe togliere il diritto di voto a certi pensionati, che blaterano di cose di sinistra ma stringi stringi sono troppo attaccati alla loro ricca pensione da privilegiati. Non si può toccare un diritto acquisito, dicono, ed intanto i nipotini hanno acquisito il diritto alla disoccupazione, razzisti grillini che non sono altro.

Beh, caro Anomino, io non intendevo definire un concetto di razzismo grillino istituzionale, ma considerare il fatto che molti, anzi moltissimi razzisti votano Grillo, molti reduci leghisti in particolare, e lui, consapevole, si adegua. Se invece, la gente nei bar piangesse davvero per i morti di Lampedusa, lui sarebbe sulla battigia a sbracciare in mare starnazzando per salvare bambini e mostrarli alla folla entusiasta. Lui sa bene che la gente pensa: ma che si fottano e quindi "fa" il razzista a proposito. Il grillismo in fondo non ha ideologia, né razzista, né ecologista, né negazionista, né economica, semplicemente è un movimento creato da due furbacchioni che sfruttano qualunque tipologia di malcontento che sentono spirare nel popppolo e ci soffiano sopra, con buon successo naturalmente. Se non ci fossero loro due, la gente voterebbe Alba Dorata o Askatasuna o similia a seconda delle tendenze ideologiche. Sul fatto poi che i pensionati (e non solo certi) siano dei privilegiati, sono assolutamente d'accordo e infatti sulla loro ricca pensione si sta in pratica lavorando per raschiare il fondo di un barile che la mala politica, quella di promettere l'impossibile ed in alcuni casi, peggio ancora, di darlo creando l'indebitamento attuale, ha perseguito in questi anni. Purtroppo le nuove sirene suggeriscono che la soluzione sia di non ripagarlo il debito, non spiegando quanto peggiore ancora sia questa scelta. La tragica situazione della disoccupazione giovanile, è causata oltre che dalla crisi, soprattutto da una pessima classe di imprenditori (che preferiscono certo alla sfida e all'innovazione, la facile svalutazione e lo sfruttamento di chi lavora grazie alle leggi che glielo consentono), i pessimi sindacati che dei giovani se ne sono fregati alla grande, i pessimi politici, interessati solo alla loro affermazione (inclusi i nuovi movimenti, ancora più dei vecchi interessati a brandeggiare solo quando apparentemente fa crescere popolarità e consenso) e i pessimi italiani che comunque hanno continuato e continuano a votarli, premiando tutti meno le persone serie. In ogni caso eliminando per intero i pensionati (soluzione finale per alcuni risolutiva, auspicata e in parte praticata anche da Hitler e Pol Pot, con grande affinità ad alcune teorizzazioni grilline, che comunque farebbe diminuire pesantemente il PIL e contrarrebbe ancora pesantemente i posti di lavoro quantomeno delle badanti, ma non solo), non si avrebbe la creazione di alcun posto di lavoro in più, anzi e le schiere di giovani costretti a passare le giornate a prendere l'aperitivo digitando nervosamente sugli iphone (pagati quasi tutti dai loro nonni), dovrebbero rinunciare anche a questo piccolo se pur gradevole benefit. Grillo è lì che ci vuole portare, basta saperlo, poi ognuno è libero (magari ancora per poco) di decidere quello che gli pare. D'altra parte e proprio per questo motivo, si potrebbe estendere la proposta sulla privazione del diritto di voto, ma non solo a certi pensionati, diciamo magari all'intera collettività.
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