Continua, pari ad un’emorragia inarrestabile, l’emigrazione illegale di molti giovani dalla Repubblica del Somaliland.
Si tratta di giovani, i più, che non hanno lavoro e / o che hanno pochissime chance di trovarne.
I dati riguardanti il fenomeno sono resi noti dallo stesso Ministero dei Giovani e delle Attività Sportive del Somaliland.
Il percorso per raggiungere l’Europa avviene di solito, con mezzi di fortuna i più disparati, attraverso i territori di Etiopia, Sudan e Libia.
Per quanto approssimativi i dati parlano di almeno 350 giovani solo nel corso dei primi tre mesi del 2012.
Nel 2011 sono stati rimpatriati, invece, almeno 150 giovani,tra maschi e femmine indifferentemente, perché catturati dalle autorità etiopi lungo il confine Etiopia-Sudan.
E già a partire dai primi mesi del 2012 addirittura in numero di 200.
Quello che è più che evidente dalla notizia è che la fuga, con tutti i rischi che essa comporta (e sono tanti), altro non è che la ricerca, ad ogni costo, della possibilità di costruirsi un dignitoso futuro,decisamente ormai impossibile in patria.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)