Di te ormai ricordo pochissimo. Sono passate così tante vite da allora. Sono certo che tu nemmeno per un istante ti sei ricordata di me. Io, invece, oggi ti ho pensato spesso. Ho pensato improvvisamente a Berlino e al tuo sidecar in fuga dalle bombe. Non so spiegarmi come mai questo ricordo sia emerso dagli abissi della mia mente. Eppure un motivo ci sarà. La mente è così infinitamente complessa e non sappiamo davvero quasi nulla di lei. E mi sono stupito immensamente quando ho realizzato che ricordavo tutte le parole. Sai? Mi sono addirittura messo a cantare tornando a piedi dalla palestra. E ho sorriso aprendo la porta di casa mentre canticchiavo della fine ingloriosa della Repubblica di Weimer. E poi, inevitabilmente, mi è salita la nostalgia. Dopo così tanti anni è assurdo provare nostalgia. Ma non ho pianto. I miei occhi sono rimasti asciutti. Come il Gobi. “Some fathers will control from the grave. Ophelia, you must remember”.
Le parti inglese sono tratte da “Ophelia” di Tori Amos