Vorrei scrivere qualcosa di articolato sul viaggio in Lapponia, ma purtroppo non ho proprio il tempo. La valigia chiama.
E a dire il vero ho tutt’altro per la testa.
Domani si torna per qualche giorno in Italia. Non ne avrei particolari ragioni, qui la vita procede sempre meglio, sono concentrato sullo studio, ci sono mille cose da vivere ogni giorno.. E già si comincia a intravedere la fine di tutto, a rendersi conto che queste settimane vanno sfruttate al massimo se non si vuole avere rimpianti una volta tornati a casa. Perché una cosa del genere non ricapiterà più, e tutti lo sappiamo.
Quindi no, non avrei ragioni per tornare a casa per cinque miseri giorni. Giusto il tempo di mangiare un po’ di cibo fantastico, rivedere gli amici, dormire nel proprio letto, per poi riprovare la sensazione di distacco una volta ripartito.
Domanda bastarda: una volta tornato qui mi mancheranno di più il cibo o gli amici?
Anche il colloquio per la tesi non è DAVVERO così necessario: potevo continuare a discuterne per mail, fissando un incontro ai primi di giugno, che dopotutto è solo fra un mese e mezzo..
Quindi no, questa capatina a 50 giorni dalla fine dell’erasmus non è “efficiente”, scientificamente parlando.
Quindi sì, alla fine tutto riguarda te.
Riguarda il fatto che che tutte le mattine mi sveglio pensando a quanti giorni mancano prima che possa rivederti.
Che dopo ogni cosa che mi toglie il fiato o mi rende felice, il primo pensiero è che vorrei farti in qualche modo provare quello che sto vivendo, farti vedere questi posti, farti entrare in questa mia vita lontana.
Perché ogni cosa bella è un po’ meno bella se non la posso fare con te.
E anche se questa esperienza è unica e bellissima, e so che non ci sarà mai più niente di simile, non riesco a vederla come un “first best”.
Non sono a posto, il guanto della vita non mi calza così bene. C’è qualcosa che manca e che si fa sentire ogni giorno, con più o meno forza.
Devi esserci anche tu con me, perché tutto sia perfetto.
Ed è per questo che anche se la mia vita in Svezia è quanto di meglio potrei chiedere, ho una voglia pazzesca di prendere quell’aereo domani.
E’ come se ogni mio muscolo si stesse già proiettando verso sud, attirato come una calamita. Non ho sonno e vorrei mettermi a correre per arrivare prima.
E’ la sensazione più brutta e bella del mondo allo stesso tempo, per quanto vorrei essere già lì, anche se so che è questione di ore.
Sembro un adolescente, ma non me ne frega niente, perché domani finalmente sono di nuovo con te.
D’altronde, come si fa a non essere innamorati follemente di questa dolcezza infinita?
(So che mi ucciderai per aver messo questa foto, ma non potevo resistere. Sorry.)
p.s. Quando tornerò spero di trovare il tempo di scrivere qualcosa sulla Lapponia. Perché merita davvero, un posto magnifico. Stay tuned.