Non entro nel merito delle singole questioni dibattute in campagna elettorale perché mi pare che siamo già piuttosto aggiornati (leggi: bombardati), a meno di non vivere in un’isola del Pacifico senza contatti umani o mediatici. Piuttosto, vorrei dire una cosa semplice: basta con questi sondaggi.
Non è possibile che un piccolo campione dell’elettorato la cui rappresentatività non è garantita da nessuno condizioni il dibattito politico costantemente, diventando la vera misura dell’opportunità di fare una certa promessa o meno, di proporre una certa alleanza, di insultare un avversario. Inoltre, già il nostro sistema è abbastanza distorto e senza senso. Già è abbastanza triste lo spettacolo di un partito (solo il Pd si comporta così, con Sel dietro) che sembra pensare molto più al come arrivare a governare che al perché, e che promette alleanze di qua e di là, un giorno sì e un giorno no; ma pensare che gli esiti dei sondaggi, cioè in buona parte di capricci momentanei, possano influenzare queste decisioni è ancora più avvilente.
Una legge elettorale che premia con la maggioranza assoluta dei seggi chi ha anche un solo voto più degli altri non è democratica. Punto. In questa situazione già pessima, a me pare che i sondaggi non abbiano altro effetto che spingere a votare i già vincenti, per paura di ‘sprecare’ il proprio voto. Addirittura ci viene detto di non votare ‘per’, ma di votare ‘contro’: votate Pd perché se no vince Berlusconi. Ma che roba è? Se non voglio che vinca nessuno dei due, non voterò nessuno dei due. L’ho già scritto e lo dicono in tanti: un voto sprecato è un voto non convinto. Cosa sono tutti questi tatticismi? Siamo in democrazia o stiamo giocando a un gioco di società? Se chiamassero me per un sondaggio, probabilmente dichiarerei la mia intenzione di voto per uno degli sfavoriti, tanto per sparigliare le carte (non lo farei. Direi la verità).
Io penso che non ci sia democrazia possibile con una legge elettorale così distorta. Personalmente sono favorevole al proporzionale più perfetto possibile, perché se vogliamo la democrazia, dobbiamo far valere ogni singolo voto, se vogliamo la ‘governabilità’, ammesso e non concesso che un sistema elettorale la garantisca più di un altro, allora proporrei direttamente una monarchia assoluta o un totalitarismo. Una via di mezzo non ha senso: o facciamo scegliere la gente, con tutto quello che ne consegue, o dichiariamo pubblicamente di non credere nella democrazia e proponiamo un altro sistema.
Dovevano cambiare la legge elettorale: non l’hanno fatto. Questo perché ogni volta che si parla di cambiare la legge elettorale sono tutti lì con la calcolatrice a vedere come gli conviene farlo (sulla base dei sondaggi). Le prossime elezioni non saranno democratiche perché non tradurranno la volontà degli elettori ma la raccoglieranno già distorta (perché la gente fa calcoli invece di votare il preferito) e poi la distorceranno ulteriormente. Io voterò solo perché non farlo sarebbe ancora peggio.
[Scusate: preciso per chi non lo sapesse che i sondaggi da oggi non possono più essere pubblicati. Dal post non si capisce. I danni secondo me sono già fatti.]