Il 52 per cento del campione intervistato si è detto favorevole a questa possibilità contro il 43 per cento di contrari ed un cinque che non ha un’idea in merito.
Coloro che politicamente si identificano come liberali sono i più propensi ad una simile opzione: ben il 77 per cento voterebbe a favore in un eventuale referendum. Percentuali molto alte anche tra i Democratici (70 per cento) ed i politicamente moderati (63 per cento) mentre si spaccano quelli che si definiscono politicamente indipendenti (53 per cento a favore e 41 di contrari). Contrari invece i Repubblicani ed i Conservatori (rispettivamente 66 e 67 per cento).
A livello religioso quelli che non hanno nessuna affiliazione sono maggiormente d’accordo ad introdurre il matrimonio gay a livello federale: il 76 per cento è a favore e solo il 19 è contrario. Percentuali molto alte anche tra i cattolici: il 60 per cento voterebbe sì ad un eventuale referendum mentre solo il 36 è contrario. Invece serpeggia l’ostilità tra i protestanti: solo il 38 per cento è d’accordo mentre il 58 è contrario.
Coloro che partecipano maggiormente agli eventi religiosi sono i più contrari al matrimonio per le coppie omosessuali: il 73 per cento di chi va agli eventi religiosi almeno una volta alla settimana è contrario mentre solo il 23 è a favore. Diminuendo l’assiduità nella partecipazione agli eventi religiosi aumenta il favore: è d’accordo con una simile legge il 51 per cento di chi va a messa almeno una volta al mese ed il 67 per cento di chi non va mai o ci va raramente.
Anche il fattore generazionale è determinante in una simile scelta ed i più giovani sono i più aperti ad introdurre il matrimonio per le coppie omosessuali in tutto il territorio statunitense. Voterebbe a favore di un eventuale referendum il 69 per cento degli individui tra i 18 ed i 34 anni (27 contrario) mentre solo il 52 per cento tra gli elettori compresi tra i 35 ed i 54 anni è d’accordo (44 contrario). Ad essere maggiormente contrari sono gli over 55: solo il 38 è favore mentre i contrari sono il 58 per cento.
Nello stesso sondaggio, Gallup ha chiesto al campione di cittadini americani se pensano che le coppie dello stesso sesso dovrebbero avere gli stessi diritti di quelle eterosessuali regolarmente sposate: il 54 per cento è favore con un aumento di un punto percentuale rispetto alla stessa rilevazione di maggio.
Anche a causa del ricambio generazionale evidenziato la percentuale degli americani a favore nel riconoscere alle coppie omosessuali gli stessi diritti di quelle eterosessuali è raddoppiato dal 1996, anno della prima rilevazione Gallup. In quell’anno solo il 27 per cento degli statunitensi era a favore con ben il 68 per cento di contrari.
Gallup sottolinea come sul matrimonio gay si sia arrivato ad un punto di non ritorno per cui la maggior parte dell’opinione pubblica (52 per cento) lo supporterebbe a livello federale mentre il 54 per cento pensa che i matrimoni gay debbano essere riconosciuti validi e con gli stessi diritti di quelli eterosessuali.
La questione comunque rimane un elemento di divisione all’interno della società americana: mentre gli elettori di sinistra, non religiosi e più giovani sono a favore, coloro che votano a destra, sono più religiosi ed anziani ancora rimangono contrari. Anche per il ricambio generazionale è facile immaginare che continuerà il trend in atto dal 1996 ed il favore verso il matrimonio per le coppie dello stesso sesso continuerà a salire.
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