Il film è in lingua originale, il sardo praticamente incomprensibile, con sottotitoli. E' una scelta discutibile. E' apprezzabile perché la barriera linguistica accentua e approfondisce il significato di solitudine e il concetto di "Sardegna come mondo a sé" ma, d'altro canto, è piuttosto sfiancante dover leggere dialoghi per più di due ore. Il rischio è di perdere particolari della narrazione. Per il resto, è un film lungo, ma ogni minuto è perfettamente funzionale e giustificato nell'economia della trama. Gli attori, che non conoscevo, sono terribilmente credibili, gli si legge in volto, l'asprezza della vita di pastore.
Sonetàula risponderà ad uno sgarbo, sgarrettando il gregge del provocatore. Denunciato, non si presenterà ai carabinieri. Si ritroverà così latitante, vittima di un destino che sembra geneticamente ereditario. E' bandito ma nel senso di esiliato, costretto all'esilio da una istituzione nella quale ha perso fiducia. Così vive Sonetàula: in bilico tra la vita del bandito e l'amore per Maddalena, sposa di Giuseppino che si è integrato nella "modernità", lasciando la tradizione sarda per fare il lamierista. Non ci sono musiche (solo in una scena), solo parole di uomini e i silenzi dei monti. Il regista racconta con grande empatia, ma senza patetismi, o giudizi di sorta sulla scelta di Sonetàula. Ci mette di fronte al fatto compiuto, senza sentenziare e questo è un punto di forza del film. A noi, ai nostri occhi e al nostro cuore la decisione di assolvere o condannare Sonetàula. Il film ci insegna che non sono i posti sperduti, o le cattive esperienze, a rubarci l'innocenza ma il modo con il quale attraversiamo questi posti e rispondiamo alle avversità. Sonetàula vive con dignità e coraggio, anche quando tutto è contro di lui; quando gli vengono sottratti il nonno e la madre e Maddalena avrà un figlio con il suo amico. Non ci sarà odio, anzi, si vorrebbe sacrificare con un gesto magnifico. Arriverà la morte e, mai come in questo caso, sarà liberazione. Il paradosso della liberazione di un uomo che è sempre stato libero.http://feeds2.feedburner.com/PiccoleVitalitDiUnaMorteQuotidiana