Sono già passati due anni dalla morte del compianto Steve Jobs, e di acqua ne è passata molta sotto i ponti di Apple; ma come sta la società di Cupertino ora con il nuovo CEO Tim Cock? Beh se si guardano i numeri che del mercato azionario, le prospettive non sono assolutamente buone, visto il notevole calo del titolo in borsa, ma si sa che la borsa è per lo più un covo di aguzzini e speculatori. A livello economico è una delle società più potenti al mondo, oltre che la società con la più alta valutazione, ma alcuni segnali devono essere presi come dei chiari moniti, ad esempio il sorpasso di Android su iOS a livello mondiale, anche se iPhone rimane uno degli smartphone più venduto in assoluto.
Un altra grave mancanza, a mio parere, è che non è stata nemmeno annunciata una nuova versione di iLife tanto amata da Steve, oramai in stallo da ottobre 2010. iLife, grazie alla semplicità unita ad una potenza ottima, è artefice di una grande migrazione di utenti dal mondo Pc, che stanchi di computer instabili e farraginosi, hanno trovato nel Mac la “pace informatica”. Non aggiornarla per così tanto tempo a mio parere è un grave errore in quanto iLife per molti utenti Mac rappresenta il perfetto compagno per il digital Lifestyle, tanto amato da Steve Jobs; speriamo che una nuova versione venga annunciata subito dopo il rilascio di OS X 10.9 Mavericks, che finalmente sembra degno di essere chiamato sistema operativo, ma non mi voglio ancora sbilanciare.
Nonostante tutto Apple ha parecchia carne al fuoco e darla per finita come fanno molti giornalisti da due euro, giusto per farsi nominare, è un errore gravissimo anche se, come Nokia, Motorola e BlackBerry insegnano è pericoloso stare troppo sugli allori. Fortunatamente gli utenti pro da troppo tempo dimenticati, entro breve potranno avere tra le mani un nuovo MacPro dotato di un design favoloso e con tanta potenza, il tutto condito con un sistema operativo, OS X 10.9, pensato anche per i professionisti.
É anche vero che Apple non era solo Steve Jobs, ma di sicuro lui sapeva come ottenere il meglio dai suoi collaboratori e soprattutto sapeva immaginare il futuro, e renderlo presente per tutti.
Speriamo che il compianto Steve stia vegliando su Cupertino, ovunque si trovi.
Stay hungry stay foolish…