L’obesità è l’aumento diffuso della quantità di grasso nel tessuto adiposo che comporta un abnorme aumento di peso corporeo. L’organismo è capace di accumulare energia sotto forma di grasso, mobilizzabile in condizioni di aumentato bisogno. Tuttavia questa capacità di accumulo di grasso diventa, nelle società occidentali dove c’è un esagerato consumo di cibo, diventa un presupposto negativo per l’insorgenza dell’obesità.
Mi sento grassa
Per identificare l’obesità bisogna far riferimento al peso ideale del soggetto in considerazione, tenendo conto dell’età, del sesso e della costituzione. Solitamente, si considera obeso un soggetto con un aumento del peso del 20% o più rispetto al peso ideale.
Calcolo del peso ideale
Esistono diverse formule per calcolare il peso ideale.
La metodo più utilizzato è il Body Mass Index (BMI), ottenuto dal rapporto tra peso corporeo (in Kg) diviso per l’altezza al quadrato.
Da considerare, però , che questa formula non tiene in considerazione la massa grassa e la massa magra, quindi una persona molto muscolosa potrebbe risultare impropriamente obesa.
CLASSIFICAZIONE DELL’OBESITA’
(ASBS 1997)
B.M.I. <25 Normale
B.M.I. 25<27 Sovrappeso
B.M.I. 27<30 Obesità lieve
B.M.I. 30<35 Obesità moderata
B.M.I. 35<40 Obesità severa
B.M.I. 40<50 Obesità patologia
B.M.I. 50<60 Super-obesità
B.M.I. >60 Super-super-obesità
Cause obesità:
Esistono fattori predisponenti l’obesità:
- Ereditari
L’obesità ha una distribuzione familiare
- Socio-ambientali
L’obesità ha prevalenza più elevata nelle classi socio-economiche più basse
- Comportamentali
- Psicologici
L’obesità è considerata una malattia severa perché rappresenta un fattore di rischio rilevante per:
- Diabete mellito tipo II
- Ipertensione
- Ictus cerebrale
- IMA
- Insufficienza respiratoria
- Aumento di colesterolo, trigliceridi ed ac. Urici
- Malattia tromboembolica
- Malattie delle ossa e delle articolazioni
- Calcolosi della colecisti
- Ca colon, utero, mammella
L’effetto del sovrappeso sulla mortalità persiste durante l’intera durata della vita.
La mortalità tra i pz obesi di 25-35 anni è 11-12 volte superiore rispetto ai soggetti normopeso della stessa età.
Terapia obesità
La terapia dell’obesità è difficile e deve comunque essere preceduta da una valutazione completa del soggetto (attraverso lo studio del metabolismo basale, dell’elettroencefalogramma,di alcuni parametri umorali quali la colesterolemia, la tolleranza agli zuccheri, la glicemia etc.)
Il principale metodo terapeutico è la dieta, che in associazione con l’attività fisica , ha lo scopo di limitare l’apporto calorico, aumentando invece il consumo energetico.
Alla dieta si possono associare farmaci che inducono il senso di sazietà o che aumento il metabolismo basale. L’uso di questi farmaci può avere severi effetti collaterali ed è quindi necessario uno stretto controllo medico.
Nelle cosiddette obesità grandi, con soggetti che superano i 150 kg, si può arrivare alla terapia chirurgica, attraverso il by-pass gastrico o intestinale, o il bending gastrico.
Sono interventi chirurgici che vanno però attentamente valutati, poiché l’alterazione del transito alimentare può provocare conseguenze importanti anche sulle molecole che vanno normalmente assunte (vitamine, proteine, oligoelementi etc)