Visto in Dvx, in lingua originale.
Curioso film tratto da un romanzo di un italiano, prodotto e realizzato dagli inglesi la cui trama cerca di raccontare gli australiani (sono loro la “strana gente” del titolo, non gli italiani) dal punto di vista di un immigrato. Curioso inoltre che alla regia ci sia Powell e come protagonista Walter Chiari. Non son, non c’ero, quindi magari l’ha fatto; ma io fossi stato in Chiari mi sarei bullato di questo film tutta la vita.
Detto ciò il film è una gradevole commediola che una certa venatura romantica che però non stanca mai e non prende mai il sopravvento. Carino e divertente il giusto si muove tra idee, comicità e trovate piuttosto vecchie (anche per l’epoca), su tutte i termini in australiano incomprensibili per un autoctono. Alcune sequenze sono ben riusciti (come la telefonata collettiva di Walter Chiari con il futuro datore di alvoro, in cui partecipano e aiutano tutti gli inservienti dell’hotel), niente giuzzi geniali, ma il film rimane godibile.
PS: nel finale si vede l’Opera House in costruzione.
PPS: l’ho visto in lingua originale, quindi non so come abbiano reso i giochi di parole in italiano…