L’universo metaforico dell’autore è molto fisico, è quello del tatto, del proprio corpo, della vita quotidiana, delle sue contraddizioni. L’uso delle anafore e delle assonanze caratterizza uno stile che deve molto alla scrittura da musica cantautorale – tra le esperienze dell’autore – e che è frutto della stessa ‘urgenza’ che ha generato questa raccolta. Altri temi: il rifiuto delle abitudini metropolitane e dell’alienazione, il rapporto con gli ‘abiti’ fisici, sociali e psicologici che rivestono l’io. Un tentativo di narrare la relazione profonda e sofferta tra corpo, emozioni ed espressione. Alcune riflessioni meta-artistiche sul senso della scrittura e inserti di prosa poetica.
L’arte è un sacrificio per la rappresentazione della vita e dei segni che questa lascia sull’artista-vate, suo strumento.
Copertina e disegni sono di Tatiana Ariani.
William Vastarella
Michelangelo Angiulli, Sono un vulcano, Il Grillo Editore, 107 pp., € 13,00