Sono una pessima blogger #sapevatelo

Da Ant0n3l


Sì, lo so. Sono una pessima blogger… non scrivo da giorni. Sabato me lo ha fatto notare anche la mia amica C. che è medico e ogni tanto, in ospedale, durante la pausa pranzo, mi legge mentre si mangia un panino al volo, tra un’emergenza e l’altra: “Va bene che sei in vacanza ma scrivi di più…”.
Oh, è che sì, son proprio in vacanza! Mi ci sento, capite? Cambiare aria fa bene. Apro il pc solo se proprio devo (e spesso con molta fatica) e sto trascurando i blog. Mi spiace ma non posso farci nulla. Venerdì un cliente mi ha mandato una mail ricordandomi che mi deve pagare e di mandargli la fattura. Tranquillo, te la manderò (tranquillo, mi pagherai). Ma un momento che ora devo lavarmi i capelli che questa sera arriva il maritino e voglio che, vedendomi, pensi: “Però, che gnocca mia moglie”, quindi… magari te la mando lunedì. 
È che sono troppo impegnata a godermi la vita reale: mi godo me stessa (mi sembra di essere un’altra persona - che mi piace molto - tanto che sono rilassata… perché quando sono nervosa divento proprio insopportabile, lo so), il mio bambino e, durante il weekend, il maritino. 
Cosa faccio? Respiro l’aria di mare, nulla di più. Ok, lo ammetto, non faccio un tubo. Mi alzo presto la mattina, mi preparo un caffè, la colazione per Filippo, bagno le piante in giardino, andiamo a comprare la focaccia, prendiamo le nostre biciclette e andiamo in spiaggia. Di sera cucino qualcosa. Ieri Filippo, a una signora che gli ha chiesto se avesse già cenato ha risposto: “Non ancora, mia mamma sta facendo il sugo che mi piace. Lo fa proprio lei, non l’ha mica comprato già fatto”. Ok, dovrò spiegargli qualcosina che così mi fa passare per quella che non cucina mai… 
Mi sto rigenerando, mi sto “aggiustando” (che un po’ “rotta”, ultimamente mi sentivo), come se fossi un’auto da corsa dal meccanico, un’auto da preparare per il Gran Premio che comincerà a settembre. Perché ho delle idee, per il nuovo anno… 
Avevo bisogno di “staccare” completamente e per tanto tempo. Per vivere meglio poi. 
Avevo bisogno che tornasse a battermi forte il cuore, anche solo per un tramonto. Di ricordarmi che, a quarant’anni, sono una persona fortunata perché so cosa si prova ad aprire gli occhi la mattina e trovare inaspettatamente il mio settenne di fianco a me che dorme, nel lettone (con cane al seguito), e perché ho accanto una persona che dopo tanti anni, nonostante alti e bassi, giorni belli e giorni brutti, liti e paci, riesce ancora a farmi emozionare forte, anche solo per uno sguardo o per un tocco. Una persona che (io lo so) mi avrà per sempre, e non perché anni fa abbia messo una firma su un pezzo di carta ma perché io voglio che sia così.
Insomma, non scrivo molto… è che c’ho da fare che sono in vacanza!;-)

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