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Sono vegetariano, sono vegano. Come affrontare le discussioni a tavola? 5/5 (5)

Creato il 25 marzo 2015 da Spacquola
Sono vegetariano, sono vegano. Come affrontare le discussioni a tavola?
	
		    
	    	    
	    	    
	    	    
	    	    
	    


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"Mamma, sono vegano!", "Nonna, non mangio piú la soppressa."
"Cosa??" "Amore della mamma, ma dove la troverai l'energia?" "Come farai a crescere?" (anche a 30 anni...) "Ma le proteine?" Chiede l'amico preoccupato.

In un mondo ideale tutti i miei amici e familiari sono vegetariani, vegani o crudisti o almeno aperti a questi mondi. Ma noi Veg sappiamo che la realtá è un'altra

Faccio riferimento ad una domanda che ho posto durante l'evento invernale de La Prova Vegana - Crudista - Igienista (a proposito, l'edizione primaverile si sta avvicinando!) quando dico che la parte piú difficoltosa nella transizione ad una dieta Veg sembra essere quella delle relazioni sociali. Spesso ci sentiamo esclusi o sotto accusa per le nostre decisioni, sempre in dovere di dare spiegazioni. Gli studenti dell'Igiene Naturale sono a conoscenza che l'uomo, essendo una specie socievole, ha bisogno del supporto del gruppo e di sentirsi riconosciuto; abbiamo bisogno di sentirci accettati per godere di una salute completa anche a livello emozionale.

Come comportarsi con i familiari, conoscenti e gli amici a tavola? Cosa dire quando ci pongono domande, dubbi e fanno sentire in colpa? Come possiamo proteggerci? In questo articolo vorrei parlare di 5 trucchetti che mi aiutano a sfuggire da situazioni soffocanti e, a volte, imbarazzanti.

Regola #1 -Il mio primo (e favorito) escamotage è evitare le discussioni con persone chiaramente convinte che una dieta Veg sia la strada verso l'inferno. Sappiamo perché siamo vegetariani, vegani, crudisti, fruttariani (ecc.) e per questo motivo non c'è bisogno di giustificare il nostro comportamento agli altri. L'unica occasione durante la quale spiego i miei motivi è quando mi trovo davanti ad una persona aperta e ricettiva, sinceramente interessata alle mie abitudini, fosse anche solo per curiositá. Se la persona comincia da subito a discutere e si fa beffa del mio stile di vita, è chiaro che questo non è un buon momento per dimostrare una prospettiva differente. E ció non vuol dire che quella persona poi non cambierá abitudini. A 16 anni guardavo per Tv un reportage sui vegetariani e mia mamma mi ricorderá sempre che criticavo le loro scelte. Le ho detto: "Non capisco come fanno questi vegetariani. Io non lo diventeró mai. A me la carne piace troppo!". Ecco, mi ci sono voluti solo tre anni per cambiare la mia opinione. Alla faccia del "mai".

Siamo qui per ispirare le persone al cambiamento, non "convincerle a convertirsi". Dobbiamo dare il buon esempio e vivere con serenitá la nostra scelta di vita. Se il veganismo o il crudismo uccide lo spirito, non ha senso esserlo. Dovrebbe essere un piacere e farci sentire bene su tutti i livelli.

La discussione porta solo a chiusura mentale (per entrambe le parti!) e aiuta a solidificare i credi attuali. Non si vince MAI una discussione perché se ti provano sbagliato, ci rimani male, e se provi che loro stanno dalla parte del torto, non solo ci rimangono male, ma saranno ancora piú convinti (e si identificheranno ancora di piú con) delle loro informazioni, anche se sono sbagliate. È una questione di ego

Regola #2 - Evita di discutere di abitudini alimentari a tavola. Spesso accade che quando siamo a tavola con parenti e conoscenti, questi ci mitragliano con una serie di domande sul perché il nostro piatto non è uguale al loro. A mio parere discutere del perché seguo un altro tipo di dieta a tavola puó essere uno dei momenti peggiori. Sarebbe fantastico se ci dicessero "Wow, quello che dici ha senso! Anch'io voglio provare ad essere vegano. Penso che non mangeró piú prodotti animali da ora in poi, insegnami come si fa...". Ma... questo non accade - solitamente - nel mondo reale. Una scappatoia che vi consiglio di provare e che ha aiutato me in molte situazioni è quella di rispondere: "Grazie per l'interessamento. Non credo che la cena sia il momento piú opportuno per discuterne, ma se sei davvero interessato, saró felicissima di parlarne dopo cena." Ecco, vi assicuro che cosí dicendo l'80% delle persone non vi chiederá piú il perché non mangiate carne o come fate per le proteine. Perché solitamente non sono davvero interessati. Questa strategia ricaverá anche un po' piú di tempo per formulare una risposta adeguata.

Regola #3 - La strategia del "Sembrerebbe che...". Questa strategia è eccellente con chi non vi lascia in pace ed è la via piú facile e meno spigolosa per avere una discussione senza feriti. La strategia del "Sembrerebbe che..." significa integrare queste due parole magiche nelle vostre risposte. Alcuni esempi:

Loro: "Perché mangi in quel modo? Non puó essere salutare!"
Voi: "Anch'io la pensavo cosí, ma sembrerebbe che funzioni per me in questo momento. Ho letto un paio di libri a riguardo e sembrerebbe che questa possa essere una direzione opportuna per la mia situazione."

Loro: "Ma non hai bisogno di mangiare carne e bere latte? Contengono delle sostanze molto importanti!"
Voi: "Anch'io me ne preoccupavo, ma ora non piú di tanto. Il mio dottore dice che probabilmente sto ricevendo tutta la nutrizione di cui ho bisogno e sembrerebbe che funzioni. Almeno per me. Continuo finché mi sembra di stare bene."

Loro: "Beh, so di aver bisogno della carne. Non potrei vivere senza bistecca!"
Voi: "Questo modo di mangiare sembrerebbe funzionare per me in questo momento, quindi penso di continuare finché mi sento bene. Potrebbe non essere la giusta direzione per tutti peró."

Questo approccio diplomatico aiuta il commensale o l'amico a rilassarsi e fa traspirare la vostra apertura mentale. Non vi fará sembrare baracconi da circo, fanatici ed estremisti. Se si preoccupa di carenze nutrizionali, stará piú tranquillo sapendo che la vostra situazione è monitorata da un professionista. E ancora di piú siete aperti al cambiamento, qualora questo fosse necessario. In questo modo non si sentiranno di avere la responsabilitá della vostra deviazione e in dovere di rieducarvi. Infine, il fatto di dire "potrebbe non essere la giusta direzione per tutti" lascia aperta la possibilitá che la loro nutrizione sia giusta (e probabilmente lo è, per loro, in questo momento). Insomma, non passerete per dei fanatici sociali con in bocca la veritá su tutto. Pace.

Regola #4 - Cambiate argomento. Perché parlare delle nostre differenze? Perché quando costruiamo un muro di 100 mattoni e 99 sono perfetti, concentriamo tutta la nostra attenzione su quell'unico mattoncino che è sbilenco? Il nostro obiettivo non è quello di "convertire le persone", anche se crediamo sia di fondamentale importanza per il pianeta e gli animali. Non tutti saranno d'accordo, é cosí che gira il mondo. E va bene cosí. Invece di discutere sulle differenze e di cose sulle quali si hanno pareri largamente discordanti, perché non parlare di qualcosa di comune accordo?
Cambiate la direzione della conversazione dirigendola su qualcosa in comune e, se non conoscete bene la persona, passate ad un tema neutro, ad esempio la bella serata, il vino che "fa effetto", la piacevole compagnia, il bel paesaggio, il tempo bizzarro ecc.

Regola #5 - In correlazione con il "cambia argomento", quando ci chiedono delle nostre abitudini alimentari o di vita, rimandiamogli la palla indietro e chiediamogli qualcosa di loro. Peró questa volta focalizziamoci sui loro pregi e su ció in cui sono dei maestri o ne sanno di piú. Cogliete questa occasione per imparare qualcosa di nuovo. Possiamo imparare qualcosa da tutti

In questo modo beneficerete entrambi dalla conversazione. Inoltre, ascoltate attentamente ció che vi dicono, senza critiche, né parlare troppo. Meno parlate e piú gli piacerete. Finiranno con il considerarvi degli abili conversatori!
Alla fine potranno pensare che siete dei fighi, delle persone con le quali si puó parlare e saranno molto aperti. Solo a quel punto potreste consigliare di leggere qualche libro (dategli i titoli e il nome degli autori), o di guardare un documentario che credete possa aiutarli a capire il perché delle vostre scelte. Funziona molto meglio in questo modo, che se provate a convincerli con le vostre parole. Solitamente le persone sono piú predisposte ad agire sulle informazioni che ricevono se le hanno scoperte da soli.

Sembrerebbe che queste 5 regolette mi aiutino a tenere il dramma fuori dalla mia vita, con successo! Spero possano aiutare anche voi. Facilitano il mio benestare e la convivenza con persone di differente opinione (etá, cultura...). Inoltre, con questo approccio tantissimi dei miei familiari piú stretti stanno diventando vegani, se non vegetariani. A loro tempo... perché tutti siamo su cammini differenti e ognuno fa i passi che sente propri per raggiungere gli obiettivi prefissati. È un processo.

Raramente le persone si accettano per le loro differenze, la storia ne è prova. Ma creando questo tipo di atmosfera metteremo giú le basi per una convivenza pacifica e per una vita felice.

E voi? Avete trovato qualche altro modo per sfuggire a queste situazioni? Se sí, condividete con noi il vostro stratagemma, o anche una storia simpatica se ce l'avete. Potremmo beneficiarne tutti...

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Sono vegetariano, sono vegano. Come affrontare le discussioni a tavola?
	
		    
	    	    
	    	    
	    	    
	    	    
	    


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Serena P. condivide con passione e gioia le sue conoscenze, frutto dei suoi studi ed esperienza personale. Promuove una vita piú spontanea e naturale, in sintonia con il proprio istinto. Attualmente vive a Vilcabamba, in Ecuador, nella Valle Sacra degli Incas, dove gode dei frutti della Natura, nel loro stato piú puro.


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