Diciamo anche che inizio ad avere un umorismo un pò noir, se vogliamo....
Ma sono qui, viva e vegeta, reduce da giornate da incubo che nulla hanno a che vedere con la mia patologia.
Alzi la mano chi non ha mai avuto il virus gastrointestinale.
Ok, le mani sono tutte giù.
Elaboriamo meglio la domanda.
Alzi la mano chi non ha mai avuto il virus gastrointestinale trasmesso dal proprio figlio, il quale ha pensato bene di infettare mamma, papà, nonna e donna delle pulizie, alternativamente.
Ecco, adesso immmaginate il mio dramma.
Parentesi chiusa, adesso stiamo tutti (quasi) bene (le case farmaceutiche ringraziano la famiglia Chezbobo per la profusione di medicinali acquistati).
Vi faccio vedere una collana che mi piace troppo.
Il centrale è un'enorme farfallona in rame, entro la quale avrei potuto spiaccicarci allegramente dei piccoli cabochon.
Ma ho il terrore che si stacchino, quindi la colla non la uso mai (paura, paura, pauraaaa!).
Le perle sono acriliche, con delle belle spruzzate di rosso in rilievo su fondo bianco.
Ho usato anche dei fiori in lucite per dargli un pò di movimento: rossi, anche loro, tono su tono.
La foto che segue AVREBBE dovuto essere in orizzontale, ma ormai con questi pc non mi faccio più nemmeno le domande.
Resto zen.
E infine le coppette, belle grosse, esagerate, che "arredano" e mi allungano la perla di quasi un terzo.
E' una delle poche volte in cui mi sento davvero entusiasta per una mia creazione: o sono diventata troppo indulgente con me stessa, oppure il virus gastrointestinale mi è stato fatale. Per il cervello.