La trama (con parole mie): i SamCro, dopo le vicende che li hanno visti fronteggiare i loro rivali all'interno dell'IRA in Irlanda e gli agenti che volevano portarli alla rovina negli States, tornano finalmente in libertà riunendosi dopo oltre un anno come club.
Jax Teller, inquieto vice presidente animato dalla speranza di mollare tutto per dedicarsi alla sua donna Tara e ai due bambini che sta crescendo, stipula dunque un accordo con il patrigno Clay Morrow, presidente nonchè vera anima nera dei Sons, in modo da sostenerlo nella decisione di buttarsi nel traffico di droga in cambio del permesso di poter abbandonare ruolo e club non appena ufficializzato e reso funzionale l'accordo con uno dei più importanti cartelli messicani.
Ma le cose non sono mai semplici come sembrano, e mentre lo stesso traffico porta dissapori interni ai SOA, sanguinose vendette e morti a profusione, un astuto procuratore e vecchie eredità lasciate dal padre di Jax minano dall'interno la stabilità del gruppo.
Come ne usciranno i SamCro?
Dai tempi della conclusione di The Shield - uno dei serial più amati dal sottoscritto degli ultimi anni -, in casa Ford si è andato cercando un erede per la tradizione portata avanti con palle d'acciaio ed emozioni continue da Vic Mackie e la sua Squadra d'assalto: la risposta è giunta, fin dai primi giorni dell'esistenza di questo blog, per mezzo delle vicende di Jax Teller e dei SamCro, club di motociclisti di Charming - fittizia cittadina del Nord della California - nato come simbolo di una ribellione al sistema e divenuto nel tempo un ricettacolo di reati e crimini degni della migliore "Famiglia".
Ed è proprio il concetto di famiglia, a fare da metronomo alle stagioni sempre più avvincenti del prodotto creato da Kurt Sutter - che si è ritagliato anche una parte nel ruolo di Big Eight, membro dei Sons condannato alla pena capitale - ed evolutosi splendidamente dai tempi dell'esordio insieme al suo protagonista, un giovane in continuo dibattimento tra gli insegnamenti lasciatigli sotto forma di scritti dal padre - morto in un misterioso incidente per nulla casuale -, l'amore per la compagna Tara e i suoi due figli e l'influenza che la madre Gemma ed il patrigno Clay Morrow - presidente del club, ex migliore amico dello stesso padre del giovane Teller nonchè mente dietro il suddetto incidente - continuano ad avere su di lui, stuzzicando un'indole che porta alla violenza e al crimine almeno quanto al desiderio di lasciarsi gli stessi alle spalle.
Se, però, al termine dell'ottima terza stagione a prendere il sopravvento era stata la volontà di mantenere unito e saldo il club proprio come una sorta di famiglia allargata, a questo quarto giro di giostra pare che tutti i nodi vengano al pettine per i SamCro, portando il tema centrale dell'annata dall'unità alla disgregazione: il ruolo di Clay, praticamente mai messo in discussione se non da Jax, vive il suo momento peggiore, in bilico tra l'artrite che impedisce al presidente di cavalcare la sua moto con la stessa sicurezza di prima ed un accordo con il cartello messicano per lo spaccio di droga malvisto perfino dai suoi più stretti confidenti, Jax, spinto dalla volontà di partire e lasciarsi Charming e i SamCro alle spalle, alza muri anche nei confronti del migliore amico Opie, che di conseguenza si allontanerà dal club al quale ha dato cinque anni di silenzio in galera e la vita della sua prima moglie, Juice dovrà misurarsi con un segreto del suo passato che potrebbe costargli la vita o un tradimento anche peggiore, Tig finirà per essere messo da parte nei giochi di potere dei Sons, mentre Chibs ed il vecchio Piney si ritroveranno a dover fare il possibile per tenere insieme i pezzi di quello che è rimasto delle loro vite e di questa famiglia su ruote nel pieno di una sbandata rischiosa e terribile.
Senza dubbio il crescendo notevole di questi quattordici episodi serratissimi - impreziositi da guest star del calibro di Danny Trejo, altra assoluta leggenda fordiana - segnano un punto di svolta e rinnovamento per la serie, che in un certo senso chiude una storyline partita sul finire della stagione d'esordio con quei due anelli poggiati sulla tomba di John Teller e che si chiude proprio nel recupero degli stessi da parte di Jax, destinato ad un posto al tavolo della sede del club che potrebbe costargli tutto quello che aveva sognato per il futuro di Tara e dei bambini ma, ad un tempo, anche concedere la possibilità di realizzare il sogno del suo defunto padre, ovvero lavorare per tirare fuori i SamCro dalla merda e dal crimine e rendere pulito il nome dei SOA.
Resta da vedere cosa accadrà ora che la Legge - e non intesa in senso positivo - pare essersi ritagliata lo spazio che in passato fu di Clay nella vita di Jax, e cosa comporteranno nuove menzogne ed omissioni nella costruzione di quello che dovrebbe essere un gruppo di fratelli privi di ogni segreto.
Senza ombra di dubbio, comunque, siamo di fronte ad uno dei titoli più interessanti del panorama del piccolo schermo, che non solo è stato in grado di colmare l'enorme vuoto lasciato dal già citato The Shield, ma anche di sviluppare, con il tempo, un suo proprio carattere.
E, lasciatemelo dire, si tratta di un carattere di tutto rispetto.
MrFord
"Just like the Pied Piper
led rats through the streets
we dance like marionettes
swaying to the symphony ...
Of destruction."Megadeth - "Symphony of destruction" -