L’Xperia Z5 Compact è un piccolo smartphone interessante, soprattutto per quello che ha da offrirci poichè ha le stesse specifiche dell’Xperia Z5 anche se in dimensioni ridotte, tra cui anche la batteria con conseguente durata della stessa.
La cosa però più interessante è come l’Xperia Z5 Compact riesca a gestire una quantità relativamente piccola, affidata ai 2.700 mAh, e nonostante ciò riesca a raggiungere livelli ottimi di autonomia posizionandolo tra i migliori smartphone Android per durata, indipendentemente dalle dimensioni fisiche.
La tecnologia delle batterie, utilizzata all’interno dei nostri smartphone, è uno dei pochi settori in cui è cambiato veramente poco, ma Sony sta cercando di innovare utilizzando un diverso tipo di reazione chimico/fisica all’interno degli accumulatori.
Secondo l’analista giapponese Nikkei, Sony sta lavorando su nuove tecnologie che si baserebbero sull’adozione di zolfo e che promettono di fornire fino al 40% in più di autonomia in uno smartphone.
C’è un “però” in tutto questo. Tale “tecnologia” non sarà disponibile prima del 2020. La spiegazione è riconducibile al composto di zolfo utilizzato al posto di uno di Litio – come le attuali batterie – che soffrirebbero di dissoluzione degli elettroliti ad ogni carica effettuata.
Sony ha apparentemente risolto il problema con una nuova soluzione di elettroliti che sono attualmente in fase di test, in modo che il risultato finale possa essere applicato per un uso più massiccio e commerciale.
Non è solo l’efficienza la caratteristica che andrebbe a migliorare, ma anche la capacità di immagazzinamento in dimensioni ridotte del 30%.
Tutto ciò significherebbe smartphone più sottili senza dover rinunciare alla durata complessiva della batteria. Essendo Sony, quindi, già nota per la produzione di smartphone con batterie di lunga durata, una nuova tecnologia la aiuterebbe ad avere maggior successo.
Non dimentichiamoci anche che il business di Sony è affidato ad altri settori come i sensori fotografici; settore che rappresenta un plusvalore, vendendo i propri prodotti per aziende del calibro di Google per i dispositivi Nexus oltre che alle miriadi di produttori cinesi presenti sul mercato.
Potrebbe, quindi Sony, fare lo stesso per questo nuovo settore. Peccato si debba aspettare però così tanto per poterle avere sui nostri smartphone, ma siamo sicuri che l’attesa ne varrà la pena.