Il 2011 sarà l’anno del riscatto per Sony Ericsson?
Dopo il lancio di Xperia Arc ed Xperia Play, già aggiornati al sistema operativo Android 2.3, Sony Ericsson ha recentemente annunciato che anche Xperia X10 sarà aggiornato all’ultima versione del sistema operativo Android, accontentando in questo modo le numerose richieste degli utenti che richiedevano a gran voce l’update.
Per venire incontro a tutti i propri utenti, però, la casa nippo-svedese ha recentemente comunicato in modo ufficiale che su tutti i suoi nuovi smartphone del 2011 sarà possibile sbloccare il bootloader in modo semplice e veloce.
In modo indiretto, questo significa che su Xperia Play, Arc e compagnia bella sarà possibile installare Custom Recovery, Kernel modificati e soprattutto custom firmware, come, ad esempio, quello di Cyanogen.
I dispositivi interessati dallo sblocco del bootloader, nello specifico, sono:
- Xperia Play
- Xperia Arc
- Xperia Neo
- Xperia Pro
A quanto pare, però, la società produttrice non renderà legale lo sblocco in ogni nazione: ci saranno infatti alcune limitazioni territoriali (non meglio specificate) e non sarà possibile sbloccare il bootloader sui dispositivi con Sim-Lock (non riguarderanno l’Italia però).
Ovviamente, essendo lo sblocco del bootloader autorizzato dalla stessa azienda, generalmente lo smartphone sarà ancora coperto da garanzia. Bisognerà comunque analizzare nello specifico il motivo per cui uno smartphone con bootloader sbloccato avrà bisogno di garanzia. E’ chiaro che, se brikate il telefono mentre montate un firmware modificato, difficilmente l’azienda provvederà a fornirvene uno nuovo. Anche se, a mio avviso, sarà quasi impossibile distinguere uno smartphone brikato per “cause naturali” o in modo “doloso” durante l’installazione di un custom firmware.
Ad ogni modo la notizia è ottima. In questo modo la società sta cercando di recuperare la fiducia di quegli utenti che in passato sono rimasti delusi dopo aver acquistato uno smartphone come Xperia X10 o Xperia X8, e, a mio avviso, ci sta riuscendo senza grossi problemi.
Ora dovremo solo vedere se la decisione della società sarà supportata a dovere dai “cuochi” di firmware.