Il 31 marzo 2016 sarà il giorno in cui la Sony metterà in pensione definitivamente la propria console PSP: in quella data, infatti, terminerà il supporto software e sarà interrotto il servizio PlayStation Store anche in Giappone, ultimo Paese in cui la portatile aveva resistito finora. Certo, i contenuti e i giochi PSP resteranno comunque disponibili e in vendita attraverso altri canali, come il Pc o la Ps3, ma bisognerà effettuare un collegamento via cavo USB tra i dispositivi per accedere allo store. Insomma, è il segnale della fine di un'era, nella quale la prima portatile di casa Sony ha tentato di conquistare il cuore dei fan (non sempre riuscendovi), ed è comunque riuscita a offrire ore di spensieratezza e divertimento con alcuni titoli storici.
Grand Theft Auto: Liberty City Stories. Non si può non partire dal titolo che ha fatto registrare il maggior numero di vendite totali, spin off della fortunata serie di Grand Theft Auto in grado di racchiudere su supporto UMD (l'originale dischetto digitale creato per la PSP) tutti i punti di forza della saga: cast di personaggi incredibile, un gameplay divertente, colonna sonora varia e vasta e tonnellate di missioni e cose da fare, che rendevano facile anche abituarsi ai controlli ridotti della piattaforma, come testimoniato dagli oltre 8 milioni di esemplari venduti nel mondo.
Wipeout Pure. Uno dei meriti della console Sony è stato quello di rilanciare la serie Wipeout, che era praticamente caduta nell'oblio. Questo gioco, in particolare, ha incollato tantissimi ragazzi al piccolo display grazie alla sua struttura di corse futuristiche, alla velocità e al suo essere divertente e stimolante, oltre che spettacolare per le scenografie e per la colonna sonora personalizzata.
Giù dal podio (per poco). Citiamo ancora qualche altro nome, che da un lato può stuzzicare i videogiocatori più giovani e, dall'altro, emozionare in maniera nostalgica i vecchi possessori di Psp: come dimenticare, infatti, Final Fantasy 7: Crisis Core? Questo gioco racchiudeva praticamente tutto ciò che si può desiderare in un RPG d'azione: una grafica spettacolare anche nella versione portatile, una storia solida e coinvolgente e un sistema di combattimento in grado di personalizzare i personaggi al proprio stile di gioco ne hanno fatto uno dei capisaldi in materia. Così come lo è diventato God of War, l'antieroe di casa Sony, sia nel capitolo "Ghost of Sparta" che in quello "Chains of Olympus", in cui la grafica era davvero sorprendente e ben rendeva merito alle brutali ed epiche battaglie combattute da Kratos.