Sony Ritira L’Uscita Di “The Interview” Dopo L’Attacco Informatico; “Non Ci Siamo Arresi Agli Hacker”

Creato il 20 dicembre 2014 da Beiphone

Il recente attacco Cyber-Informatico subito da Sony ha visto un seguito particolarmente acceso quando il CEO di Sony ha ricevuto una minaccia via mail che rievocava “l’11 Settembre” per chiunque fosse andato a vedere la prima di “The Interview”. La risposta di Sony è stata tempestiva… Per alcuni, “codarda”.

Riassunto delle puntate precedenti: un gruppo di Hacker è riuscito a penetrare nelle linee di sicurezza dei Database Sony ed è riuscito a rubare centinaia di migliaia di documenti relativi al personale, alla produzione… E anche diversi film su cui la casa Americana stava lavorando di recente. Tra questi figura “The Interview”, un film comico con Seth Rogen e James Franco che “gioca” sull’omicidio di Kim Jong-Un, e che ha evidentemente “innervosito” un paio di compatrioti Nord-Coreani… Almeno, stando a quanto si sa per certo finora.
Sony ha successivamente ricevuto una minaccia via eMail che rievocava “l’11 Settembre” per chiunque fosse andato a vedere la prima del film, prevista per il giorno di Natale. La risposta di Sony (e dei distributori cinematografici in tutto il territorio Statunitense) è stata tempestiva: l’uscita del film è stata cancellata, scatenando le proteste del Web, di George R. R. Martin, del Cinema Indie… E del Presidente Obama.

“Non è stata una nostra decisione”

Il CEO di Sony – Michael Lynton -, tuttavia, ha affermato che la decisione di ritirare il cinema dalle sale non è stata soltanto sua, e ha accusato i cinema per la decisione presa dagli Studios. Stando a Lynton, Sony non avrebbe avuto scelta da quando una serie di distributori cinematografici si è rifiutata di proiettare il film nelle proprie sale.

Il Presidente Obama, dal canto suo, pensa che Sony abbia “fatto uno sbaglio”, cedendo a un atto terroristico e a un tentativo di censura da parte di un gruppo di criminali. Lynton, tuttavia, risponde:

Il Presidente, la stampa e il pubblico si sbagliano sulle dinamiche di quanto accaduto. Non possediamo le sale cinematografiche: non possiamo controllare ciò che viene proiettato. Rispettiamo la decisione dei nostri Partner e, ovviamente, riconosciamo e condividiamo il loro interesse nella sicurezza degli impiegati e degli spettatori delle loro sale cinematografiche.

Guardiani della Pace, questo il nome del gruppo Cyber-Terroristico che ha portato avanti l’attacco, ha nel frattempo avvisato Sony che la sua scelta di cancellare il rilascio di “The Interview” è stata “saggia”.
Molte le proteste in tutti gli angoli del Web, da George R. R. Martin al Cinema Indie, passando per Netflix che da tempo porta avanti una campagna di lotta al terrorismo, e che presumibilmente non avrebbe alcun rimpianto nel pubblicare il film nel caso in cui Sony decidesse di venderle i diritti. Sony ha infatti dichiarato di possedere ancora “il massimo interesse” nel portare il film al grande pubblico, anche se, a detta sua, nessun distributore Video On Demand si sarebbe fatto avanti per prendere in carica la pubblicazione del film sul Web.

Nel frattempo, però, come riportato da The Verge, tutti i siti adibiti alla promozione del film sono spariti dalla circolazione. Dove sta la verità?

Fonte: TechCrunch


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