Il 2014 verrà ricordato da alcuni come l’anno del “bendgate”.
Durante gli ultimi mesi, da quando cioè i nuovi iPhone 6 e Plus sono arrivati nei negozi, in rete hanno iniziato a girare sempre più spesso immagini di smartphone “piegati in maniera innaturale”, e sui forum specializzati sono stati versati fiumi e fiumi di inchiostro per descrivere questo dramma, soprattutto per chi l’ha trovato piegato nella tasca posteriore dei suoi jeans.
Il fenomeno, inizialmente riservato ai soli dispositivi della mela morsicata, si è in seguito esteso anche ad altri Device, come Il Samsung Alpha o il Note 3, però in maniera meno clamorosa.
Son stati eseguiti dei Test in laboratorio e la conclusione è stata che il telefono più robusto è risultato il Samsung Note 3, che è uscito praticamente indenne anche alla prova più intensa.
Prova video Test |qui
Uno dei telefoni che ha ceduto prima in queste prove è stato il Sony Xperia Z2, e ora a distanza di mesi con l’uscita dello Xperia Z3, sono ritornate prepotentemente alla ribalta queste problematiche.
Come svelato da un utente su Google Plus, sembra che anche l’ultimissimo top gamma di casa Sony, Xperia Z3, sia soggetto a una piegatura più o meno evidente se tenuto nelle tasche dei Jeans.
Questo ex-fan della Sony, ha dichiarato di aver chiuso con questo brand; prima è stato in possesso di un Z1 che gli è letteralmente scoppiato addosso, un suo amico con un Xperia Z3, gli si è incrinato il Display senza motivo apparente, in conclusione troppi soldi per un prodotto non all’altezza.
La tendenza sul mercato della telefonia è questa: modelli sempre più sottili che anche la presenza del jack per le cuffie può fare scalpore, e display sempre più esagerati.
Risultato: se i terminali sono fatti in metallo, c’è il rischio concreto di piegare il device in maniera irreversibile, quindi io direi di farsi cucire dalla mamma le tasche posteriori dei jeans e mettere lo smartphone nella tasca della giacca o della camicia, correndo cosi meno rischi, e tirando meno improperi verso chi ha fatto questi prodotti costosissimi senza prima collaudarli in maniera più approfondita.