Sopracciglia perfette: Questione di sfumatura

Creato il 19 luglio 2010 da Ennioorsini

L'operazione più comune che si compie quando si trucca un volto femminile, è il modellamento sopraccigliare attraverso l'utilizzo di pinzette e matita. Truccare un sopracciglio, diradato o no, è una delle fasi più importanti da svolgere su di un viso al fine di migliorarne l'aspetto. Con il passaggio di un'opportuna matita tra un pelo ed un altro, eventuali diradamenti possono essere riempiti donandoci un evidente guadagno in termini di "ricchezza" e "profondità" dello sguardo. Il meccanismo funziona bene anche e soprattutto quando ci sono peli che riescono ad occultare l'intervento riempitivo. Ovviamente bisogna far attenzione a sollecitazioni esterne che potrebbero far scivolare via la pasta grassa del cosmetico. Un prurito improvviso in quella zona, un bagno in piscina oppure una semplice giornata troppo afosa, rischiano di far svanire in un attimo l'illusione della nostra "perfezione". Poco male quando a farne le spese è una perfezione non ragiunta... un po' peggio è quando l'intervento cosmetico sostituisce totalmente l'inesistente sopracciglio! In questo caso, anche una sana nuotata rischia di svelare le nostre "grandi assenti" provocando non poca vergogna e tante, tante altre privazioni ancora! Nel seguente articolo però non si parlerà del trucco permanente: totale sostituto del pelo sopraccigliare, ma di: valido compagno rafforzativo per un sopracciglio esistente, ma non proprio completo. In figura 1 si nota come non solo nelle ultra cinquantenni la coda del sopracciglio tenda a scomparire, infatti Evelin ha solo vent'anni. In questo caso basterebbe una semplice sfumatura riempitiva dall'esterno verso l'interno, con una matita di un colore affine a quello dei suoi peli, per ridefinire questa coda in coma. Purtroppo però la terapia proposta è efficace quanto effimera, ed il giorno dopo Evelin si troverà di nuovo "punto ed accapo"! In realtà, una cura più duratura per code sopraccigliari spelacchiate, esiste. Oggi infatti, attraverso il progresso del trucco permanente, con una tecnica specifica (denominata: shading), è semplice rievocare l'effetto di una matita da trucco messa solo per riempire piccoli vuoti! In figura 2 Evelin appare subito dopo il tatuaggio visagistico. Da notare come il pigmento scelto appare un po' più scuro della tonalità scelta. Questo effetto è dovuto all'ossidazione del pigmento stesso miscelato con il sangue. Dopo circa 30 giorni le sopracciglia schiariranno, permettendo ad Evelin di riprendere tutte le temute attività sportive! Nell'azione tatuatoria, in genere, esistono cinque sistemi fondamentali per sfumare una miscela di pigmenti sotto pelle: Diluizione, pressione, velocità, pulsazione e punti di penetrazione. E' giusto dire che nel trucco permanente il primo sistema viene utilizzato molto raramente. Inoltre ogni sistema di sfumatura può essere adoperato singolarmente o in combinazione con gli altri.


Diluizione
E' il sistema di sfumatura fondamentale nel tatuaggio artistico, consiste nell'aumentare a piacimento la percentuale dell'eccipiente a discapito del principio funzionale, ossia il pigmento. Ciò comporta, a parità di pressione, velocità, pulsazioni e punti di penetrazione, un effetto di maggiore trasparenza.
Pressione
Quando un ago penetra nella pelle attraverso una forte pressione, riesce, arrivando più in profondità, a trascinare una maggior quantità di pigmento nel derma. Analizzando una singola penetrazione, a cute cicatrizzata, la colonna di pigmenti più alta produrrà un punto molto più scuro di una colonna di pigmenti più corta, che rimarrà più trasparente.
Velocità
Per velocità si intende il tempo che impiega la nostra mano (con il dermografo in pugno) a percorrere una data distanza. Tracciando una linea a velocità costante, a parità di pressione, avremo una linea omogenea (segmento). La stessa linea, tracciata con una determinata accelerazione, provocherà un degradamento del colore proporzionale alla velocità istantanea raggiunta, creando così una linea sfumata.
Pulsazioni
Si tratta di un parametro legato alle caratteristiche tecniche dell'attrezzatura utilizzata. Si misura in pulsazioni al minuto. Una pulsazione è definita dal moto che compie la punta dell'ago per andare giù e tornare su, al punto di partenza. Maggiori sono le oscillazioni che compie l'ago in un minuto, maggiore è il potere scrivente del nostro dermografo. A parità di pressione, e velocità, una pulsazione maggiore produrrà una linea più intensa.
Punti di penetrazione
Con questa voce si intende sostanzialmente il numero di aghi utilizzato per compiere l'azione tatuatoria. Maggiore è il numero di aghi, minore è l'effetto coprente. Questo perché il potenziale di penetrazione è inversamente proporzionale con la superficie di contatto (F = peso/superficie). Stesso principio che usano gli alpinisti quando utilizzano delle racchette, montate sulle scarpe, per non affondare sulla neve fresca. Indossassero dei tacchi a spillo non farebbero molta strada!