Sorella 4.0: vittorie ed insicurezze.

Da Sorellajc
Ebbene sì, tra una paranoia e l'altra la vita va avanti, e talvolta anche meglio del previsto.
Con i ragazzi che giocano a carte sto uscendo sempre di più, anche per cose diverse dal gioco in sè, ad esempio venerdì sera (post torneo) sono andata a casa di uno di loro che faceva festone per la laurea; roba che ho mangiato come una pazza, e tra musetti, polenta, salsicce, fagioli, e risotto di funghi (e alcool quanto basta) siamo stati lì fino all'una di notte e ho ruttato e scoreggiato tutto il giorno successivo.
Ora, sebbene la metafora non fosse esattamente melodica (immaginare una suora mentre solleva l'abito talare con l'aria che esce da nonvipossodiredove) debbo dire che sono molto contenta di come stanno andando le cose, e chissà che non ne possa beneficiare anche Capodanno.
Dulcis in fundu, il 26 dovrei trovarmi con Nami, e questo non può essere altro che un bene.
Ma, detto questo, dietro alla maschera da Imperatrice di Babilonia, si nasconde ancora una donna insicura:
- insicura di me
- del mio aspetto
- se vado bene così
- se mi potranno mai amare, o anche solo voler bene
- se merito realmente quell'amore
- se sono troppo strana
- se vale la pena stare con me
Un sacco di problemi inutili. E certo, poi si va avanti, ma così procedo molto più lentamente del previsto; le paranoie mi bloccano e mi fanno perdere tempo ed energia per cauterizzarle, loro, loro che non dovrebbero neanche esistere.
Ebbene, questa, nonostante tutto, è SorellaJc (4.0), che ha dovuto riscrivere interamente il post perchè Blogger l'aveva cancellato in tronco.
C'est la vie.