Stavolta, durante la pulitura del prospetto del monumento simbolo di Roma, sono emerse tracce di color rosso che contraddistingueva i numeri posti sulle arcate dell'Anfiteatro Flavio.
I numeri dipinti in rosso segnavano gli ingressi che permettevano di raggiungere diversi settori dell'arena, come nei moderni stadi sportivi. Ogni spettatore era, dunque, in grado di individuare il suo settore. Cavea e gradinate avevano accesso gratuito ma erano suddivise secondo i ceti sociali.