LONDRA – I sorrisi forzati o fatti per educazione non funzionano: le relazioni sociali e gli affetti si costruiscono solo con i sorrisi spontanei. Lo dice la scienza, in particolare una ricerca della Bangor University del Regno Unito, che sottolinea possibili usi di questa scoperta per aiutare le persone che hanno difficoltà nelle interazioni sociali, come i soggetti ansiosi, autistici e nei casi di schizofrenia.
Gli psicologi britannici hanno misurato in laboratorio grazie all’elettromiografia le reazioni dei partecipanti durante dei rapporti a due, e hanno notato che solo se il sorriso è genuino e non di cortesia chi lo riceve muove alcuni muscoli del volto, anticipando la reazione in modo coinvolgente.
”I sorrisi spontanei significano piacere, naturalezza, e promuovono interazioni sociali più positive”, ha spiegato Ern Heerey, autore dello studio. ”Se i sorrisi sono genuini sono una forma di ricompensa sociale preziosa. La nostra osservazione può contribuire a sviluppare interventi terapeutici per le persone che hanno difficoltà ad avere interazioni sociali, come i soggetti ansiosi, autistici e nei casi di schizofrenia”.