Sospesa nell’oblio
senza un dio,
senza un io.
Inanellando capelli tra le dita,
bevendo ad un sorgente infinita
insaziabile e sfinita,
artigliando fianchi
di stanchi versanti.
Versanti sangue
in coppe di re
e in profetici calici.
Calici su un giaciglio
del biancore di giglio
riflessi di un abbaglio
nel dolce spiraglio
schiuso da un pendaglio.
Pendaglio che gira.
Gira e turbina
scavando l’anima bambina.
Dimmi.
Dov’è celato il pulsare della mia anima ?
Sabry aka Iside