Sospesi in un oceano di luce e riflessi

Da Matteotelara

“Intorno al tronco di una grande quercia maestoso come l’albero maestro di un veliero, si avvolgono le scale a chiocciola: una spirale danzante che prende il volo per portarci nel regno dei rami frondosi e dell’immaginazione. È una casa sugli alberi o il nido di un uccello quello nel quale siamo appena entrati?”
Alain Laurens descrive così l’ascesa verso una delle innumerevoli case sugli alberi realizzate dal suo studio d’architettura “La Cabane Perchée” negli ultimi tredici anni, ed è con questa fiabesca didascalia, che introduce una delle tante immagini da sogno in esso contenute, che comincia anche il volume Exceptional TREEHOUSES.
Pubblicato dall’editore Abrams di New York, e corredato dalle brevi descrizioni di Laurens stesso e del suo team, Exceptional TREEHOUSES è un grande libro fotografico che racchiude gli scatti ralizzati da Jacques Delacroix nei luoghi in cui le case sugli alberi de “La Cabane Perchée” sono state edificate, le caratteristiche che tali costruzioni hanno e i richiami al mondo dell’immaginario che, ognuna alla propria maniera, suscitano negli ospiti e nei lettori.
“Ricordate quelle domeniche dell’infanzia, quando costruivamo le nostre case sugli alberi con poco più di una corda, per giocare ma anche per nasconderci, soli nel mondo, al sicuro da tutto e felici?” dice Alain nella brevissima introduzione al volume. E malgrado per molti di noi la casa sull’albero abbia rappresentato più un sogno ad occhi aperti che l’accogliente rifugio in cui passare gli afosi pomeriggi estivi, le sue parole non possono che risvegliare in ognuno memorie (spesso non reali) di bambini e desideri (spesso non confessati) di adulti divenuti genitori.
Fondato da Alain Laurens nel 2000, lo studio d’architettura “La Cabane Perchée” ha edificato sotto la guida del suo fondatore, del designer Daniel Dufour e del mastro carpentiere Ghislain André (insieme a un team di altri 7 professionisti, tra falegnami e disegnatori) più di duecento case pensili, piccoli capolavori in equilibrio tra natura e architettura d’avanguardia, grazie a un sistema innovativo che prevede metodi di lavoro ecofriendly e il massimo rispetto delle strutture di sostegno: in base a questo sistema, infatti, nessun chiodo viene conficcato negli alberi ospitanti e in nessuna maniera i rami o i tronchi degli stessi vengono danneggiati, feriti o modificati.
L’impegno di Laurens e del suo team a favore di un’edilizia sostenibile e in armonia con l’ambiente, unito al carico d’immaginario (anche e soprattutto letterario) che il vivere sugli alberi da sempre richiama, costituirebbe già di per sé una garanzia d’interesse e qualità. Quando si prende tra le mani Exceptional TREEHOUSES, però, a tale garanzia si unisce lo stupore e il piacere di una fantasia che è stata appena tradotta in realtà: si va dalla cabina singola allo studiolo, dall’ampia dimora completa di bagno ed elettricità alla casa d’ispirazione giapponese, fino alla dimora in cui conformanti sono i richiami al contesto (le fresche coste della Normandia, quelle gradevoli della Provenza, le pinete mediterranee o i boschi nord europei) in cui è stata edificata.

Gli spazi si aprono nel cuore della natura tra il suono di un picchio e quello di uno scoiattolo, e il legno delle strutture diviene tutt’uno con quello dell’ecosistema che l’ha accolto: è per scrivere una lettera che ci siamo ritirati nel regno del fogliame o per sentire la forza segreta del castagno? Sospesi in un oceano di luce e riflessi riconosciamo sprazzi di cielo oltre la folta capigliatura del noce o della quercia: è ancora estate o i venti dell’autunno hanno già cominciato a spogliare la vegetazione che ci circonda?
Questo grande volume fotografico costituisce, anche per chi non ha mai avuto un interesse particolare per il mondo dell’architettura – e per quella legata alle case sugli alberi nello specifico -, una pubblicazione su cui progettare vacanze inconsuete o semplicemente lasciar vagare la propria immaginazione: la vertigine dell’ascesa, la possibilità di osservare il mondo (o meglio una porzione di esso) da un punto di vista differente e atipico, l’improvviso contatto con la natura che la semplice salita attraverso il fogliame costituisce. Oggi che l’edilizia sembra aver raggiunto un punto di non ritorno, con la crescita spasmodica e verticale delle città da una parte e la necessità di ricostruire un rapporto di equilibrio con l’ecosistema dall’altra, quella di Exceptional TREEHOUSES è una fantasmagoria moderna di natura e architettura, un viaggio insieme nella nostalgia di un tempo perduto e nel desiderio di un mondo col quale, forse, non è ancora troppo tardi per tornare a coabitare.
Esistiamo anche per condividere i nostri sogni con ciò che ci circonda, in fondo.
O meglio, come leggiamo in una delle tante didascalie, “un albero è un sogno che ha messo radici, una casa sull’albero è un sogno che si libra nell’aria”.
È la forza che ci mettiamo dentro a fare la differenza.


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